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Villae Ecclesiae : un argento “fluo”

14 Ott , 2019  

di Serenella Mele

Quell’emozione e tensione che anche a nove anni possono far piangere, ma che ti fanno divertire talmente tanto che li ricorderai a vita.

Le favolose “fluo”del Villae Ecclesiae di Iglesias, guidate dal coach Salvatore Puddu, hanno conquistato una preziosa medaglia d’argento, secondo posto che vale oro, nel recente Trofeo Kinder CONI, che si è svolto a Crotone Isola Capo Rizzuto. Oltre tremila atleti in competizione impegnati nelle diverse discipline, 10 le formazioni impegnate nel torneo di baseball5.

Per quanto riguarda l’attività della FIBS, è un torneo orientato alla promozione del baseball a 5, che si gioca con cinque atleti in campo e due riserve. Doverosa precisazione, il Villae Ecclesiae (antico nome della città di Iglesias) era una delle poche formazioni a presentarsi come società sportiva, mentre gran parte erano rappresentative regionali.

Abbiamo battuto alla grande formazioni che hanno ben altra tradizione rispetto a noi nel baseball –dichiara con orgoglio coach Puddu – regioni che storicamente il baseball ce l’hanno nel sangue, come Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte. Grande felicità per le bambine, capaci di piangere quando eseguivano un’azione vincente”.

Nella prima giornata hanno battuto il Porta Mortara 14-8, il Crocetta 10-4, il San Giorgio 15-2, la Lombardia 13-4; unica formazione del torneo composta da sole ragazze, mentre tutte le altre formazioni erano miste. Andati di diritto alla finale, il giorno dopo hanno incontrato i Dolphins di Anzio, perdendo 12-4.

Le atlete: Sofia Cuccu, Sofia Dondero, Martina Garau, Laura Perrotti, Emma Pili, Aurora Pruna, Veronica Urru; accompagnate da coach Puddu, Danilo Urru e Francesca Meloni.

Sul totale di 7 atlete, 4 avevano partecipato anche alla passata edizione del torneo, mentre le new entry sono state selezionate attraverso l’attività svolta nelle scuole primarie di Iglesias: 9-11 anni, le debuttanti hanno iniziato col baseball5 sei mesi fa, mentre le altre hanno giocato a baseball il campionato U13, vincendo il titolo regionale la corsa stagione (disputando successivamente le fasi nazionali a Bollate). Un lavoro straordinario, di tecnico e atlete.

La bellezza del baseball 5 è che ti da i fondamentali – ricorda Salvatore Puddu – quando i bambini arrivano a contatto con mazze e guantoni talvolta è difficile inserirli in squadra, utilizzando attrezzature e strumenti del tutto nuovi, qualche volta gli stessi bambini hanno paura di prendere palline addosso. Il baseball 5 si gioca a mani nude, le regole fondamentali sono che devi colpire la pallina, devi correre, scivolare se necessario, senza alcun pericolo per i praticanti. Un approccio al baseball di puro divertimento. Di ritorno dal Trofeo CONI (in aeroporto, grande mossa di marketing, ndr) le bambine hanno fatto una sorta di campo e si sono messe a giocare, suscitando molta curiosità. Ad Iglesias abbiamo un campo vero, mentre il trofeo Kinder CONI si è svolto su un campo in erba, quindi con meccanismi falsati rispetto a quelli con i quali ci siamo preparati.

Niente mazze né guantoni, la pallina ha le dimensioni di quelle da baseball con la differenza che è in gomma morbida, così che possa essere colpita con le mani senza farsi male; il campo è più corto, con una distanza tra le basi di 13 metri; non esiste il lanciatore: il bambino si solleva la palla e la colpisce”.

Qualcuno ha affermato “questo non è baseball”, cosa rispondi?

Guarda, ho iniziato a giocare a baseball da ragazzino, sono tecnico dal 1990, ho allenato la serie C e B di baseball e softball, ti posso garantire che per i bambini è il miglior approccio al baseball classico: è più facile, insegna le regole fondamentali e ad usare la giusta attenzione; quando poi passerà al baseball classico si troverà decisamente avvantaggiato, sarà molto più curioso di conoscere e provare il baseball con l’attrezzatura, colpire con la palla lanciata, ecc.

Noi facciamo un progetto nelle scuole, giochiamo in palestra, ma si può giocare anche in piazza! Il baseball è apparentemente più complicato nei suoi meccanismi, non è come il calcio: molte più regole, il gesto tecnico e l’agonismo richiedono ragionamento e non solo tecnica, chi si arrende e smette è perché non si è messo in gioco, inizialmente appare difficile ma quando ti conquista non smetti più e lo preferisci a tutte le altre discipline”.

Il “Baseball 5” è nato formalmente l’anno scorso, come sport di strada. Deriva dal “beisbol en quatro eschina” praticato tradizionalmente dai ragazzi per le strade di Cuba. Si gioca sui cinque inning e fra due squadre formate da cinque giocatori (quattro interni e un esterno).

I bambini si divertono moltissimo, e gli adulti sono ex giocatori che tornano bambini.

Non è stato facile , economicamente, andare a giocare in Calabria…

Ci hanno aiutati due sponsor delle nostre parti, che volevano farsi notare, sono stati lungimiranti. Li ringraziamo di cuore, noi abbiamo potuto giocare e loro si sono fatti notare per le attività che svolgono”.

Così dovrebbe essere, il tessuto economico che ha abbastanza ambizione e lungimiranza, deve attivarsi per sostenere tutte le società di baseball e softball che fanno attività agonistica di livello nazionale. Fare rete, aiuta lo sport ma anche l’economia!

Attività limitata all’ambito scolastico, ancora per poco.

Nel 2020 si disputerà il primo Mondiale seniores e under 15 di baseball5 WBSC: lo ha stabilito la confederazione presieduta da Riccardo Fraccari nel corso di un incontro svoltosi in Italia. Il nuovo sport è stato anche inserito negli Urban Games di Los Angeles, saranno attivati tour promozionali e corsi di formazione per coach: “L’inserimento negli Urban Games ha portato alla necessità di iniziare ad organizzare campionati nazionali e internazionali – ha dichiarato lo stesso presidente Fraccari – occorrerà quindi lavorare per creare eventi nazionali”.

Come riportato da diverse pubblicazioni nel settore, il baseball a 5, per la sua semplicità, per il fatto che costa poco o nulla e si può giocare ovunque, è diventato un fenomeno di portata mondiale; è in fase organizzativa un tour promozionale che toccherà tra gli altri paesi anche Giappone, Zambia e Uganda.

Vogliamo continuare a lavorare nelle scuole –prosegue coach Puddu – per poi inserire ragazzi e ragazze gradualmente nelle squadre di baseball e softball. Dobbiamo lavorare di più e ingegnarci per far conoscere le nostre discipline, prima o poi i media si accorgeranno di noi”.

Intanto le “Fluo” Villae Ecclesiae, hanno acceso di entusiasmo una città intera, e tutta la Sardegna!