Il Bar Del Baseball

di Cristina Pivirotto

E’ l’Argentina la vincitrice del Campionato del Mondo di Softball maschile. Questo è il primo titolo per la squadra sudamericana, arrivata alla finale scavalcando avversarie che, durante il campionato avevano avuto risultati migliori. La forza dell’Argentina ha brillato nella partita con il Canada, team imbattuto fino alla semifinale. Senza nessun timore gli argentini hanno affrontato il Giappone, la squadra considerata probabile vincitrice di questo campionato.

Una partita che ha richiesto 10 innings di gioco prima di dichiarare il vincitore. Si è visto un ottimo softball, in campo, fatto azioni di gioco veramente belle.

La partita comunque ha vissuto sulla forza dei lanciatori. I giapponesi hanno fatto ricorso a Hikaru Matsuda, autentica saracinesca in altri incontri del campionato. Poi è andato in pedana Reo Koyama che ha chiuso piuttosto bene la partita. Ma l’uomo partita per l’Argentina è stato, di nuovo, Huemul Mata che è rimasto in pedana per tutti i 10 innings e che, alla fine della partita, riusciva a lanciare ancora palle a 122 Km/h. Un tabellino molto chiaro riguardo al suo valore: 10 riprese lanciate, 4 valide, 6 basi e 17 strikeout.

Le due squadre sono arrivate sulla parità del 2 a 2, nei tempi regolamentari e il punto della vittoria è arrivato, come capita in queste situazioni, per un errore (l’unico) dei giapponesi: una palla battuta sull’esterno sinistro, che passa oltre il suo guanto già in posizione e il corridore, già sulla terza, arriva a casa. Poi è stata una questione di amministrare bene il vantaggio per l’Argentina. Dopo un’eliminazione interbase/prima base, ci ha pensato Mata che, come se fosse appena entrato in partita, ha eliminato un battitore al piatto. Oishi batte una palla sul seconda base che subito assiste in prima per effettuare l’out della vittoria.

Poi festa grande e meritatissima per l’Argentina per questo suo primo successo mondiale.

Un Campionato Mondiale che ha regalato una grande energia atletica, organizzato perfettamente, su campi di gioco eccellenti, su cui le squadre si sono potute esprimere al loro meglio.

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