Il Bar Del Baseball

di Serenella Mele

Una doppia vittoria nella trasferta a Settimo Torinese, lo scorso turno di campionato in serie A1, girone E: 15-10 e 5-0. Cose che fanno bene al morale del Cagliari e sulle quali il manager Walter Angioi ha lavorato molto anche nei giorni seguenti la trasferta piemontese.

In gara 1 il Cagliari è andato a punto nel secondo inning, realizzando successivamente tanti punti che hanno dato ai giocatori la giusta determinazione per raggiungere la vittoria finale. In gara 2, una grande difesa ed un attacco esemplari. 7 strike-out in gara 1 e 8 in gara 2. Ottime le prestazioni in particolare di Gabriele Angioi: 2 punti, 4 RBI e Andrea Cavallaro: 3 punti e 2 RBI.

Nuova stagione, Cagliari più competitivo: sei d’accordo?

“Si, la doppia bella vittoria a Settimo ci dà morale, ma non sono proprio soddisfatto per gara 1 – dichiara il manager Walter Angioi – non si può essere in vantaggio 7 a 1 a metà partita e trovarsi 10 pari all’ottavo. Abbiamo cali di concentrazione e prestazione preoccupanti. Gara 2, invece, è stata esemplare contro un pitcher importante. Gabriele Angioi sembra in un buon momento, Andrea Cavallaro in crescita e prende ritmo-campionato piano piano. Non so se siamo più competitivi degli anni passati, bisogna ancora dimostrare tutto. Con i nomi non si vincono le partite: serve atteggiamento e sacrificio”.

Quali pensi saranno gli avversari più insidiosi quest’anno?

“Tutti si sono rinforzati. Ho trovato il Brescia e il Senago molto più competitivi degli ultimi 2 anni. Il Modena ha fatto una campagna acquisti importante compreso l’arrivo di uno dei manager più vincenti d’Italia: Marco Nanni. Il Settimo molto rinnovato ma ha elementi per fare un campionato tranquillo primo fra tutti il loro pitcher straniero Suarez. Comunque gli avversari più insidiosi per noi siamo noi stessi. Possiamo vincere o perdere con tutti, ci vuole capacità a riconoscere i momenti importanti e quindi mettere più attenzione nei momenti chiave della partita. Ci sono momenti in cui non puoi sbagliare lancio, o sbagliare approccio in battuta”.

Da sempre avete messo in campo ottimi giocatori “locali”: citiamo i debuttanti ?

“Debuttanti sicuramente da citare Simone Cambarau (2005), Alessandro Carta (2005), Massimiliano Ibba (2006). Mentre Filippo Angioi (2008), Tommaso Cao (2008), Alessio Uccheddu (2007), Simone Aramo (2007), Mario Restivo (2008), formeranno parte del roster di serie C, in collaborazione col team Cubasard di Roberto Greaves che tanto bene sa fare con i giovani giocatori. Tutti ragazzi nati e cresciuti col Cagliari”.

Da chi sarai supportato nello staff tecnico in questo 2023?

“Lo staff è composto come negli ultimi anni da me come manager, Jose Pablo Cuesta (pitching coach e giocatore) e Fabrizio Uccheddu (coach), mio compagno di tante battaglie sportive in gioventù”.

Di stagione in stagione, cambiano i vostri obbiettivi? Che stagione ti aspetti o vorresti?

“Siamo già a metà girone di qualificazione. Le nostre probabilità di andare ai playoff sono molto limitate, complice una doppia sconfitta nella prima giornata contro Brescia. Se punti in alto non puoi permetterti purtroppo in una fase corta di qualificazione doppie sconfitte. Dovresti vincere almeno un incontro a week-end”.

Quanto costa mediamente una trasferta del Cagliari quest’anno?

“Prendiamo il primo volo della mattina alle 6.30 per Milano e si torna con l’ultimo volo verso la Sardegna alle 22.30, in media si torna a casa verso mezzanotte. La sveglia è alle 4.30. Sappiamo che è faticoso, ma dovendo fare molte trasferte non ci sono alternative. In media una trasferta tutto compreso, senza albergo, costa 3500 euro: aereo per 18 giocatori, autobus, pasti. Non c’è spazio per altro”.

Dove vi state allenando e dove giocherete?

“Ci stiamo allenando a Iglesias (50 km da Cagliari), il martedì e il giovedì (andata e ritorno 100 km), il mercoledì siamo ospiti da Roberto Greaves del Cubasard (a Quartu Sant’Elena), condividiamo un campo di calcio con le sue attività giovanili”.

Novità sul versante “campo di baseball a Cagliari”?

“Purtroppo no….. A breve penso avremo un campo di allenamento (un ex campo di calcio abbandonato), proveremo a sistemarlo per le giovanili. Loro sono il nostro futuro e dobbiamo curarli bene”.

I risultati si fanno avendo un roster competitivo, ma anche le condizioni logistiche necessarie affinchè la squadra possa esprimersi al meglio. Pari opportunità sportive, dovute a tutti. Le condizioni deve offrirle il territorio prima di tutto, un territorio ampio come quello di una città metropolitana può e dovrebbe attivarsi per consentire ad una delle realtà sportive cittadine impegnata a livello nazionale di affrontare la serie A1 in modo dignitoso: 50 km per andare ad allenarsi, altri 50 per tornare a casa, almeno due volte alla settimana oltre ai turni di campionato casalinghi. Quella “casa” che nella città metropolitana di Cagliari ancora non si trova. Il Cagliari baseball è una delle realtà sportive che alla città metropolitana (circa 600 mila abitanti, 1248 kmq) dà lustro e ne porta in giro il buon nome con onore e rispetto sia sui campi che mentre viaggia per raggiungere settimanalmente i campi di gioco della serie A1. Dalla Sardegna.

Cagliari baseball che, nonostante le levatacce e la necessità di contenere le spese, è stato capace un paio di stagioni fa di arrivare nella top 8 della serie A.

Classifica girone E: COMCOR MODENA .833, CAMPIDONICO GRIZZLIES TORINO .667, CAGLIARI, ECOTHERM BRESCIA, TECNOGRANITI SENAGO .500, SETTIMO .000

(Fonte immagine: Cagliari Baseball)

Girone E – NAZIONALE

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