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Matteo Pizziconi: “La mia esperienza in Australia”

18 Nov , 2022  

di Emanuele Tinari

Una scelta di vita, quella che ha portato Matteo Pizziconi, ex prospetto delle Minor League dei Cincinnati Reds, a vivere in Australia, un cambiamento radicale che però non gli ha fatto abbandonare il baseball.

“Sto giocando per il Perth Baseball Club che milita nella State League del Western Australia. Per intenderci una serie A2(la serie A1 è l’ABL). Il club quest’anno con la costruzione della nuova clubhouse vuole tornare protagonista e raggiungere la postseason. A testimonianza del fatto che questo anno facciamo sul serio c’è stato un ricambio generazionale nella squadra con l’innesto di giovani che hanno deciso di aggregarsi al nostro club per il progetto tecnico intrapreso con l’ingaggio di un coach/giocatore americano, Deavon Ramirez. Lui gioca a baseball tutto l’anno, quando finisce la stagione qui in Australia poi la ricomincia di nuovo in Europa.
Abbiamo altri 2 ragazzi americani, un lanciatore molto bravo Peter Reyes, impegnato nella Lega austriaca, e un prima/terza base Ronney Sweeney, che gioca in College in Minnesota”.

Una stagione finora positiva per la squadra ma anche per lo stesso Pizziconi.

“Personalmente la stagione sta andando bene, anche con i miei impegni lavorativi riesco ad allenarmi ed essere pronto per le partite. Finora ho lanciato 3 partite (12 innings) con una vittoria contro i Braves che qui in Western Australia negli ultimi 10 anni sono il club che ha vinto più titoli avendo nel loro roster molti giocatori che poi giocano per i Perth Heat (ABL). Nelle altre due sono entrato come rilievo ed è andata bene, perciò spero veramente di continuare cosi. Direi che l’ABL è una buona lega visto che le squadre utilizzano parecchi giocatori che arrivano dalle Minors Americane o che sono nelle liste dei 40 man-roster. Molto competitiva ma anche corta. Un concentrato di partite da novembre fino fine febbraio, come se fosse una short season che prepara tutti questi giocatori che vengono qui per continuare a giocare e non perdere il ritmo partita in vista dell’impegnativa stagione in America”.

Un livello quello del baseball australiano di buonissimo livello.

“Io credo che l’unica differenza sia nel calendario. Noi prendiamo giocatori che sono già arrivati in Major o nelle Minors, ma perché la nostra estate coincide con quella americana, mentre qui la stagione inizia esattamente quando quella americana o italiana/europea finisce, quindi tutti quei giovani che sono in lizza per arrivare in Major o che ne hanno il potenziale vengono a giocare qui oppure in America Latina. Direi che è un buon livello e attualmente credo migliore rispetto all’Italia”.

Un campionato italiano che secondo il lanciatore nettunese è sceso di livello.

“Il mio ricordo del campionato italiano è quando ho giocato nel Nettuno nel 2010 e 2011, tante partite, squadre molto forti e ben attrezzate con giocatori fortissimi e gran bei lanciatori di livello internazionale. Giocare in quell’ambiente faceva sicuramente benissimo a noi giovani e al nostro movimento in termini di crescita, ora invece, per quanto riesco a seguire, sembra essere cambiato ma non posso veramente esprimermi perché non l’ho sperimentato personalmente”.

Per Pizziconi questo potrebbe essere l’ultimo anno di attività.

“Ho 33 anni e sto aspettando l’arrivo di mia figlia Aurora – a gennaio 2023 – credo che questa potrebbe essere la mia ultima stagione da giocatore per poi dedicarmi a tempo pieno alla mia famiglia. Per questo motivo l’unica ambizione che ho per questa stagione è riuscire a vincere più partite possibili e riuscire ad arrivare nei playoff per giocarmi le finali. Sarebbe un buon modo per finire la mia esperienza con questo club con il quale ho passato le ultime 8 stagioni, con la speranza di tornare a casa, in Italia a Nettuno, la prossima estate e riabbracciare famiglia e amici”.