News

Ozanich: “Abbiamo una grande squadra per puntare in alto, voglio dare il 100% in Italia e in Europa”

25 Mar , 2019  

di Emanuele Tinari

Doveva essere uno dei colpi da novanta del Rimini 2019, ma le dinamiche che hanno portato la gloriosa società romagnola all’esclusione dal massimo campionato italiano hanno portato il lanciatore con passaporto francese Owen Ozanich a difendere i colori del Parma.

“La preparazione qui a Parma finora è andata bene, i ragazzi hanno lavorato duro e, come sapete, 9 dei nostri giocatori sono attualmente in Arizona con la nazionale, ma dovremmo essere pronti una volta che saranno tornati. Conosco diversi dei ragazzi in squadra. Ho giocato contro molti di loro nelle passate coppe europee o nei campionati europei. Mentre con Mercuri, Poma abbiamo giocato insieme per due anni per il Team Europa nella Asian Winter League, nel 2015 e nel 2016″.

La formazione parmense si presenta ai nastri di partenza come una delle favorite per la vittoria dello scudetto,

La Serie A1 sembra essere una battaglia tra 3 o 4 squadre quest’anno, i favoriti sono Bologna, Nettuno e San Marino, ma sono convinto che anche il mio team ha buone possibilità di lottare per il titolo fino alla fine”. 

Notizia degli ultimi giorni è l’ammissione dei ducali nell’European Championship Cup, competizione disputata diverse volte da Ozanich con il Rouen, anche con una Final Four a Nettuno nel 2012.

“L’European Cup 2012 è un grande ricordo, siamo arrivati non in gran forma perdendo 4-0 con Bologna e 8-7 con Amsterdam. E ‘stato tanto tempo fa, ma certamente mi ha aperto gli occhi sul livello di gioco in Europa, e soprattutto mi ha mostrato quanto la gente in Italia segue il gioco e quanto popolare possa essere il baseball qui. La ragione per cui ho scelto di venire in Italia è stata in gran parte quelle di diventare il primo giocatore francese ad essere campione europeo. Adoro questo torneo e, insieme a Casanova, Habeck e al forte gruppo di italiani, abbiamo ottime possibilità di fare qualcosa di speciale quest’anno”.

Un Ozanich che molto probabilmente sarà un rilievo, fatto per lui inedito, dietro all’asso Casanova.

“Il ruolo di rilievo è nuovo, non vedo l’ora di poter dare il 100% su ogni campo. Abbiamo un pitching staff molto forte, e nel profondo della mia mente, so che devo essere pronto per iniziare, se richiesto, specialmente durante la Coppa dei Campioni di giugno e le semifinali e finali di agosto”.

Owen ci racconta anche di un movimento, quello francese, in forte crescita.

“Il baseball in Francia è sempre più popolare. Quest’anno la Divisione 1 si sta espandendo da otto a dodici squadre. Ci sono quattro nuovi club nel movimento (Nizza, Clermont-Ferrand, Valenciennes e Tolosa). È uno sport che rimane ancora molto lontano dalla popolarità del calcio o del basket. Ciò che è promettente è che i club e la federazione sono organizzati molto bene, e le nuove generazioni e accademie stanno producendo alcuni giocatori davvero bravi, come ad esempio Ernesto Martinez Jr. e Yoan Antonac, che hanno entrambi firmato  con i Brewers and Phillies negli ultimi anni. Sono prodotti delle accademie francesi e si spera che anche altri giovani avranno negli anni a venire opportunità del genere”.

Terminata la stagione regolare con il Rouen, il lanciatore francese è stato molto impegnato durante l’inverno.

Quest’inverno  per la prima volta ho difeso i colori della nazionale francese in Sudafrica, a novembre. In seguito, ho giocato a Santiago, in Cile, a dicembre, per circa tre settimane, prima di andare a casa per le vacanze. Giocare in Cile è stata una grande esperienza visto che molti dei giocatori degli Industriales provengono da Cuba, Venezuela e Repubblica Dominicana. Il livello di gioco in Cile è simile a quello in Francia. A febbraio ero di nuovo con la squadra nazionale francese, questa volta a Tenerife per il nostro allenamento primaverile in preparazione dei Campionati Europei, e speriamo di arrivare tra le prime 5 nazioni europee, per di nuovo qui a settembre per disputare le qualificazioni olimpiche in programma a Bologna e proprio arma. Che bello sarebbe finire la stagione con la maglia della mia nazionale nel mio nuovo stadio!”.