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Il cuore grande di Orgosolo

4 Giu , 2019  

di Serenella Mele

Una vicenda dalle tinte ancora poco chiare. La scorsa settimana la formazione della Supramonte di Orgosolo (22 km da Nuoro) non ha potuto disputare il turno di campionato nel girone A della serie A2 in programma col Liburnia Livorno, a causa di problemi economici che hanno indotto il Giudice Sportivo ad intervenire drasticamente.

Ne parliamo con Peppino Filindeu, vice presidente della Polisportiva Supramonte Orgosolo e delegato responsabile del settore softball: “Noi avevamo già organizzato la trasferta –racconta il vice presidente Filindeu – sostenendo tutte le spese di viaggio. Come un fulmine a ciel sereno la mattina del sabato prima delle gare ci è stato comunicato dal Giudice Sportivo che, per cause di forza maggiore (mancato pagamento di tasse gara alla Fibs, ndr), la società Liburnia Livorno non ci poteva ospitare. Appena ricevuta la comunicazione mi sono subito messo in contatto col presidente ed il vice della squadra di Livorno, erano in grande imbarazzo per tutta la faccenda e non avevano il coraggio di chiamarci.

Ci ha pensato il Giudice Sportivo, che –da regolamento- ha dato alla Supramonte Softball la doppia vittoria a tavolino per 7-0.

Non piace a nessuno vincere così – prosegue Peppino Filindeu – oltre tutto avevamo la squadra finalmente al completo, questo ci consentiva di dare il meglio del nostro potenziale in campo”.

Perdere perché non hai i soldi per pagare la tassa gara: e la dignità? L’orgoglio sportivo? “Oggi è toccato al Liburnia –riflette il dirigente della Supramonte – domani potremo essere noi, o altre società. Sacrifici ne facciamo tutti, noi società sarde sicuramente più di qualsiasi altra società sportiva della penisola. Mi sono permesso di chiedere al dirigente del Liburnia se la difficoltà fosse passeggera, da quel che ho capito la loro situazione economica è molto precaria al momento. Non hanno adempiuto al pagamento di alcune tasse gara, quindi il Giudice Sportivo ha bloccato le partite con la Supramonte. Non spetta a noi entrare nei dettagli della loro condizione finanziaria. Ma a fronte di una morìa generale di società sportive che spariscono dal panorama agonistico per motivi economici che ne decretano la loro fine, volevamo fare qualcosa di concreto: dare un segno tangibile! Abbiamo voluto tendere loro la mano. Abbiamo inviato una comunicazione al presidente ed al vice presidente: la Polisportiva Supramonte s’impegna a pagare una tassa gara per conto del Liburnia Livorno alla Fibs, in più ospiteremo la loro squadra con spese a nostro carico. Verranno a giocare qui in Sardegna, li accoglieremo occupandoci di provvedere al loro soggiorno con vitto e alloggio. Una provocazione, se volete, vogliamo sperare che questa nostra azione abbia un seguito ed altre società possano dare il loro contributo in soccorso di chi al momento si trova in difficoltà. Il presidente del Liburnia Livorno, ha dichiarato che l’unica società che ha dimostrato solidarietà concreta alle loro difficoltà, è stata quella di Orgosolo: un grande gesto umano e sportivo che non dimenticheranno mai. Loro pagheranno il biglietto della nave per venire in Sardegna, al resto penseremo noi: certo, con tantissima buona volontà, senza grandi pretese, siamo certi che si troveranno bene. Noi apriremo loro le nostre case e saranno parte della nostre famiglie”.

Orgosolo ed i suoi cittadini dimostrano ancora una volta, con l’orgoglio di chi vuole far dimenticare uno storico luogo comune, che la tradizionale ospitalità che li accompagna da sempre è più forte di qualsiasi nota negativa (peraltro ormai relegata in un passato molto lontano). Orgosolo è altro, è molto di più, è molto meglio. Orgosolo ed i suoi murales, i suoi costumi tradizionali dai colori vivaci, una vocazione turistica che diventa sempre più importante. Orgosolo che sempre di più si apre al mondo, alla cultura, allo sport, che interagisce con l’esterno combattendo l’isolamento e quanto di negativo questo ha creato in passato: “Recentemente ho partecipato ad un consiglio comunale straordinario convocato dal nostro sindaco, in rappresentanza di 350 iscritti alla Polisportiva Supramonte. L’ho voluto fare per ribadire che nessuno dei nostri iscritti si è mai reso responsabile di atti vandalici. Noi siamo sportivi, ed onoriamo sempre lo sport anche fuori da campi e palestre, con un comportamento esemplare”, queste le parole accorate di Peppino Filindeu, delegato per il softball della Polisportiva di Orgosolo: “I responsabili dei fatti di cronaca recenti, sono sicuramente persone che non frequentano l’ambito associativo, sia quello sportivo che altri (sono numerose le associazioni di volontariato che operano ad Orgosolo, unite a quelle religiose, – ndr).

Un’azione umana e sportiva che merita di essere portata alla ribalta, perché le difficoltà possono coinvolgere tutti. Avere una mano tesa a dimostrazione che anche con poco si può fare tanto, che non si è mai completamente soli, significa tanto. “VisitaOrgosolo.it”, cita uno degli aspetti più significativi di questa terra: “Il Supramonte di Orgosolo impervio ed inaccessibile è stato per secoli rifugio di banditi e pastori, nel cuore selvaggio della Sardegna e della Barbagia…”. C’è altro: orgoglio, tenacia, attaccamento alle tradizioni, appartenenza ad un territorio che da nemico diventa opportunità. Il softball ha trovato ancora una volta un varco, grazie al grande cuore di una terra come la Sardegna, e la Barbagia dove Orgosolo si posa: il softball e la generosità di un popolo si trovano ancora una volta per insegnare al mondo che le buone pratiche non sono passate di moda.

Che parta da Orgosolo una valanga di buone azioni, esempio concreto dei valori sportivi che baseball e softball possono insegnare, applicandoli a qualsiasi altro ambito. A partire da chi, magari, sta vicino a noi e, talvolta, per troppa discrezione, incarnata dignità, copre un dolore che lacera.