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9 domande come gli uomini d’oro sul diamante … 9 domande come gli innings del nostro batticuore … PARKER SWINDELL MARCHESE: il Baseball è uno stile di vita

8 Ago , 2019  

di Ignazio Gori

Pitcher vincente nell’ultima uscita vittoriosa contro il Pianoro – e quinta “W” stagionale – il lanciatore americano del Nettuno2, classe 1993, Parker Swindell Marchese si racconta al Bar del Baseball. Insieme con Pecci, Gonzales, Ricci e Bulfone, forma una delle migliori batterie lanciatori della A2, capaci di consolidarsi al primo posto del Girone D e accedere carichi ai playoffs.

 

-Parker, dove e quando hai iniziato a giocare?

A Santa Cruz, in California. Avevo quattro anni.

 -Questa in Italia è la tua prima esperienza all’estero?

No. A sedici anni ho vissuto in Spagna, a Valencia, per quasi sei mesi. Poi, due anni fa, sono tornato a Valencia ed è stata quella la mia prima esperienza di gioco in Europa. Poi ho giocato anche in Austria.

 

-Tu sei di origini italiane, giusto? Raccontaci …

Esatto. L’hanno scorso ho trascorso l’inverno a Lucca, perché mia nonna era toscana, mio nonno invece siciliano.

 

-Come ti trovi a Nettuno e come ci sei arrivato?

Mi trovo bene a Nettuno. L’ho conosciuto tramite Nicolas Davenport, in California, all’Università. Lui aveva giocato a Nettuno e mi ha raccontato della sua esperienza, della gente, dell’ambiente caloroso … Così quest’anno ho firmato con Reggio Emilia e loro mi hanno trasferito il contratto con la società del Nettuno2.

 

-Avete vinto le ultime cinque e otto delle ultime nove. Siete primi nel Girone D e lanciati verso i playoffs.

Questa squadra ha superato una stagione piena di ostacoli, ma i giocatori sono rimasti uniti, con spirito positivo, e hanno continuato ad andare in una sola direzione: avanti tutta!

 

-Previsioni azzardate?

 Mi aspetto solo di vedere questo stesso spirito di squadra nei playoffs.

 

-Hai vinto cinque partite; davvero una bella stagione per te finora. Ma cosa pensi del livello generale di questa A2 2019?

È stato un campionato avvincente e il livello generale è abbastanza buono.

 

-Parker, giochiamo un po’ alle figurine, hai dei lanciatori preferiti nella storia del baseball?

È difficile per me indicare un giocatore preferito. Da ragazzo ne avevo tanti. Ricordo che ogni notte vedevo le partite dei San Francisco Giants prima di dormire …

 

-Cosa è in definitiva il baseball per te?

Per me aver avuto l’opportunità di conoscere la cultura e il paese dei mie nonni e insieme provare a crescere come giocatore di baseball è stato un sogno. Alla fine il baseball è un gioco, ma è anche uno stile di vita. Se non fosse stato per il baseball non avrei avuto la fortuna di conoscere tutti quelli che ho conosciuto “on the road”. Per questo per me è impossibile esprimere a parole cosa significhi questo gioco.  

 

 Il Bar del Baseball ringrazia e augura a Parker e al Nettuno2 un grande finale di stagione!

Foto copertina: Lauro Bassani