Racconti

Blasting Away

31 Mag , 2018  

di Giuseppe Carelli

25 AGOSTO 1998

Una settimana fa, il duello di cannonate oltre la recinzione terminò inesorabilmente, spegnendosi in una tranquilla oasi di pace. Domenica, Mark McGwire e Sammy Sosa non solo hanno riacceso le micce, ma hanno segnato la storia nella National League. McGwire ha crackkato l’homer N°53 e Sosa l’homer N°51. Per la seconda volta nella storia della NL 2 giocatori hanno superato quota 50 nella stessa stagione. Nel 1947 Ralph Kiner (Pittsburgh) e Johnny Mize (NY Giants) erano alla pari con 51 bombe. Più a fondo nel passato, Hack Wilson (Chicago) ottenne 56 homers nel 1930.

McGwire e Sosa hanno ancora 32 partite da disputare per continuare la caccia al record stagionale di 61 homer ottenuto da Roger Maris nel 1961. In quell’anno, il duello si svolse nell’American League, nella stessa squadra, gli Yankees. Maris e Mantle erano entrambi sulla strada di battere il record stagionale di Babe Ruth ottenuto nel 1927 con 60 homers. Quell’estate delle lunghe bastonate iniziò con lo show di Mantle, il più amato giocatore d’America, il candidato per eccellenza sul trono di “Re Stagionale”. Ma l’avanzare della stagione sottolineò un calo di Mantle, mentre Maris, che batteva prima di lui, si avvicinava sempre di più al traguardo prestabilito.

Tanti tifosi e giornalisti rimasero delusi quando Mantle terminò la stagione con 54 homers. Per il silenzioso Maris invece si aprirono le porte del “non-benvenuto nella storia”. Tony La Russa, era un tifoso degli Yankees nel 1961, “Facevo il tifo per Mantle, ma rimasi sorpreso dal record di Maris”, disse La Russa nel 1998, quando era manager dei St.Louis. Ora, tutta la città fa il tifo per “Big Mack”, mentre a Chicago sono tutti dalla parte di Sosa, anche se quest’ultimo è relegato ad un ruolo secondario.

L’immagine di McGwire è quella che più si avvicina al Babe Ruth del 1927, mentre quella di Sosa rappresenta il simbolo della Rep. Dominicana, una nazione povera dove il sogno di arrivare in Major League si rinnova quotidianamente tra i giovani atleti di quel paese.

26 AGOSTO 1998
McGwire si prende un giorno di riposo, ma finisce che dovrà giocare quella partita contro Pittsburgh perchè sul punteggio di 5-5 alla sesta ripresa, una pioggia insistente costrinse le squadre ad andare negli spogliatoi. La partita verrà disputata dall’inizio il 14 Settembre. Le statistiche della partita sospesa contarono e ciò rappresentò una fonte di polemiche. “Perchè contano se la partita viene disputata dall’inizio?”, così rispose McGwire ai giornalisti. Il manager La Russa invece, doveva affrontare il problema di dosare le forze del suo “slugger”, cioè quando e come concedere a McGwire il prossimo giorno di riposo.

Anche Sosa è fermo a 51 homers nonostante il 2 su 4 contro Houston, mentre si affaccia nella corsa anche Ken Griffey Jr. che, contro i White Sox realizzò il terzo homer in 3 giorni portandosi a quota 44.

28 AGOSTO 1998
Ogni volta che Sammy Sosa si avvicina a McGwire, quest’ultimo ristabilisce le distanze. Lo slugger di St.Louis ha spedito la pallina a 509ft in alto sulle tribune del Busch Stadium per il suo homer N°54. Tutto è successo dopo poche ore dall’homer N°52 di Sammy Sosa contro Cincinnati. La settimana è stata da brividi con Sosa che ha pareggiato il conto per ben 2 volte e Mc Gwire che ha ripristinato il vantaggio. Dopo il suo homer, il Dominicano ha regalato la mazza a Bradley Johnson, un bimbo disabile di 10 anni che è scoppiato a piangere. “L’ho fatto felice, ed è stata una felicità per me”, disse Sammy Sosa.

Il lanciatore dei Cubs, il rookie Kerry Wood, è rientrato dopo una lunga assenza dovuta all’infortunio alla spalla. Ha lanciato 8 riprese effettuando 16K.

1 SETTEMBRE 1998
Sammy Sosa batte il suo 54esimo homer ed è pari con McGwire. Sette ore più tardi il “Colosso di St.Louis” ottiene l’homer vincente contro Atlanta, che lo porta di nuovo in testa con 55 homer. Nelle 26 partite che rimangono da giocare, McGwire deve realizzare 7 homerun mentre Sosa invece ne deve realizzare 8 per poter battere il record di Maris del 1961. “Questo è lo spettacolo di Mark McGwire, lui torna sempre in vetta perchè è la persona giusta”, commenta Sosa dopo il sorpasso.

Prima della partita McGwire ha guardato l’homer di Sosa in replay sulla televisione. “Lui dice che sono io la persona giusta, ma anche Sammy è nel posto giusto”, questo è il commento di McGwire. I due sluggers hanno realizzato un homer nello stesso giorno per ben 18 volte in quell’anno. Nel frattempo incalzano le votazioni tra i tifosi di tutta America. Il 79% vuole che sia McGwire a battere il record di Maris.

2 SETTEMBRE 1998
“Se Mark McGwire batterà il record di Roger Maris, bene. Sammy Sosa è il primo responsabile. Se Mark farà ciò che tutti si aspettano è perchè ci sono anch’io nei paraggi”. Così afferma Sammy Sosa dopo aver realizzato il 55esimo homer, portandosi ancora alla pari con lo slugger di St.Louis.

Nello stadio dei Florida Marlins “Big Mack” non ha realizzato nessun homer, ma ogni volta che si è presentato alla battuta ha ricevuto la standing ovation da parte di tutti i tifosi. Addirittura, alla nona ripresa, il pubblico si è lamentato col proprio lanciatore Vic Darensbourg per aver concesso la base su ball a McGwire. In questo momento ai due contendenti manca solo un homer per eguagliare il record storico di 56 ottenuto da H.Wilson nel 1930 (record della NL).

3 SETTEMBRE 1998
L’urlo del “Colosso di St.Louis” fa tremare la Florida. Mark McGwire negli ultimi due turni di battuta realizza il N°56 e N°57. Dopo quasi 70 anni il record di H.Wilson ha fatto le valige. Le due bombardate del Mac hanno viaggiato rispettivamente a 450ft e 478ft lasciando impietriti i due lanciatori. Il primo è Livan Hernandez, lo stesso sul quale “Big Mack” ottenne il mostruoso homer di 545ft il 16 Maggio, il secondo è Don Pall.

Entrambe le cannonate erano su lanci dritti, il primo nella zona centrale del piatto e il secondo nella zona bassa dello strike sul conteggio di 1 ball e 1 strike. “Escono dal campo come palline da ping pong, non ho mai visto una cosa del genere”, ammette il manager dei Marlins, Jim Leyland.

Nel frattempo, a Chicago, Sosa non ottiene nessuna valida e la notizia della performance di McGwire viene accolta con malumore e gemiti di sofferenza tra i tifosi del Wrigley. Al Colosso di St. Louis servono 4 homer per pareggiare il record. “So che mi sto avvicinando, ma è sempre più difficile”, dice McGwire.

4 SETTEMBRE 1998
Mark McGwire continua la sua leggendaria galoppata al record superando se stesso con altri 2 homers per un totale di 4 in 2 partite. A Miami il poderoso slugger si è sistemato sulla soglia della porta per l’ingresso nella storia.
Con il N°58 e il N°59 Big Mack ha preso letteralmente a pallate le tribune del Pro Player Stadium. Il primo è arrivato alla settima ripresa sul rilievo dei Marlins Brian Edmondson. La pallina ha viaggiato per 497ft in alto sugli spalti dell’esterno sinistro. Il secondo homer è arrivato nella ripresa successiva sul rilievo Rob Stanifer.

Anche in questo caso la pallina si è schiantata sul secondo anello delle tribune per una distanza di 458ft. “Da Miami a Cuba con le cannonate di McGwire si arriva in un attimo”. Nel frattempo anche Sosa ha assaporato un momento di storia con il suo homer N°56, eguagliando il record di franchigia di Hack Wilson che resisteva da 68 anni. “Adesso ricorderanno anche me”, disse Sammy Sosa.

8 SETTEMBRE 1998
Dennis Reyes, il lanciatore di Cincinnati che ha concesso l’homer N°60 a McGwire, sarà il partente nella gara di Giovedì. Concederà anche l’homer storico N°61?, o forse addirittura N°62?. Risponde il 21enne rookie di Cincinnati, “Spero che faccia il record prima di affrontarmi. Ho già Babe Ruth alle mie spalle, non voglio anche Maris”. Ma Big Mac possiede un solo credo, e sul conto di 2 ball e zero strike la sua mazza esplode scaraventando la pallina oltre la recinzione a sinistra.
Dopo la partita, rivedendo il replay, Reyes si accorse che il lancio dritto era abbastanza centrale contrariamente a quello che pensava. “Credevo che il lancio fosse nella zona esterna del piatto. Ho visto che l’aveva battuta bene, mi sono girato ma non ho visto la pallina e allora ho guardato a Dmitri Young (esterno sinistro) che stava immobile con lo sguardo verso le tribune.

Non era una battuta, era un missile”. Nel frattempo Sammy Sosa contro Pittsburgh ha mantenuto il duello eccitante con altri 2 homers che lo portano ad un totale di 58.

9 SETTEMBRE 1998
La data è storia acquisita. Grazie a Mark McGwire, non ci sarà il controverso asterisco di fianco al suo record. Il “Colosso di St.Louis” ha battuto il suo homer N°61 legando il suo nome alla storia, frantumando un muro che resisteva da 37 anni. Maris ottenne 61 homers in 162 partite di regular season. Babe Ruth ottenne 60 homer nel 1927 quando la stagione era composta da 154 partite. McGwire ha sistemato tutti gli opinionisti realizzando il N°61 nella partita N° 143 della stagione regolare.

Quindi niente asterisco polemico. Sosa nel frattempo si è fermato a 58.
L’homer di McGwire è arrivato alla prima ripresa contro Mike Morgan dei Cubs. Il primo lancio è stato uno slider girato a vuoto da Big Mac.
Il secondo lancio è stata una fastball alta che ha portato il conteggio sull’1-1. Quindi alle ore 1:22 p.m. Central Time, Morgan lanciò un’altra fastball e McGwire girò la mazza. La pallina veleggiò nell’umida aria di Settembre terminando la sua volata sulle tribune a sinistra.

10 SETTEMBRE 1998
“Blasting away the Past” così titolava “USA TODAY” il popolare quotidiano americano. Nel tardo pomeriggio Big Mac diede un bacio alla mazza che usò Maris per il suo homer N°61. Tre ore più tardi McGwire diede un bacio d’addio al vecchio record diventando il primo in tutta la storia a battere 62 homer in una stagione.
Dopo la partita la mazza di McGwire era stesa sul tavolo di fianco a quella di Maris. “Ho toccato la mazza di Roger con tutto il mio cuore. Ora la mia mazza sarà al fianco della sua. Sono dannatamente orgoglioso”, afferma il nuovo recordman.
Più tardi arrivò la telefonata del Pres. Clinton che voleva congratularsi personalmente con McGwire.
Il fuoricampo del record arrivò al secondo turno di battuta, alla quarta ripresa contro il lanciatore Steve Traschel. La pallina viaggiò per una distanza di 341ft e, guarda caso, fu l’homer più corto di tutti quelli realizzati da Big Mac nella stagione.

Alle 8:18 p.m. CT la partita fu sospesa per 11 minuti per far posto ad una rumorosa e gioiosa celebrazione dell’evento. Anche Sammy Sosa dall’esterno destro arrivò di corsa a casa base per congratularsi col suo avversario per il record ottenuto.

Presenti in prima fila vi era tutta la famiglia del compianto Roger Maris alla quale vennero tributati tutti gli onori che vengono riservati agli eroi di questo sport.
NOTE E PRECISAZIONI
L’elenco delle date è riferito a quelle del quotidiano “USA TODAY”, che arrivava in Italia con gli avvenimenti successi in realtà due giorni prima. Inoltre nel week end arrivava soltanto una copia del giornale che riportava le notizie del Venerdì, Sabato e Domenica. Qui di seguito vi elenco le date come sono realmente sincronizzate con gli eventi.

7 SETTEMBRE
McGwire batte l’homer N°61 contro i Chicago Cubs.
8 SETTEMBRE
McGwire batte l’homer N°62 contro i Chicago Cubs.

Dopo aver battuto il record, McGwire disputò 6 partite consecutive senza battere un homer permettendo a Sosa di raggiungerlo a quota 62 dopo aver realizzato 4 homer in 3 partite contro Milwakee. Il confronto fra i due diventò emozionante fino alla fine della stagione e il 25 di Settembre entrambi erano a quota 65.

Sosa esplose a Houston con un homer da 472ft contro Josè Lima portandosi a quota 66. McGwire invece fu autore di un finale di stagione da Bombardiere-Stellare.
Ottenne 5 homers su 5 lanciatori diversi settando il record stagionale a quota 70.
Ma c’è altro da raccontare.
Ken Griffey Jr. raggiunse quota 50HR, e per la prima volta 3 giocatori ottennero 50 o più homers nella stessa stagione. Griffey fu il terzo battitore di sempre ad ottenere 50 o più homers in stagioni consecutive. Il primo fu B.Ruth nel 1920-21 e nel 1927-28 e poi c’è Mark McGwire che ha battuto 50 o più homers nelle ultime 3 stagioni.

Il “Colosso di St.Louis” terminò la carriera con un totale di 583 Homers posizionandosi al 1° posto nella speciale classifica della “frequenza di realizzazione”. Ogni 10.61 presenze alla battuta, McGwire ha realizzato un homer. Babe Ruth è secondo con 11.76, poi c’è Barry Bonds con 12.92. Attualmente, tra i giocatori in attività, Ryan Howard dei Phillies, è a 12.104 AB/HR. Tutto questo è riferito al momento in cui scrivo.

Mark McGwire ha realizzato 62HR su 440 presenze in battuta, Ruth 60 su 540 e Maris 61 su 590. Negli ultimi 11 swings stagionali, McGwire ha ottenuto l’incredibile numero di 5 homers.

Attualmente il recordman dei fuoricampi stagionali è Barry Bonds con 73-HR
realizzati nel 2001. Todd Mc Farlane, creatore di comics book e del famoso personaggio horror, Spawn, acquistò la pallina del 70esimo HR di McGwire per la cifra di 3 milioni di dollari. Non soddisfatto, acquistò anche quella del 73esimo di Barry Bonds
per la cifra di 450.000 dollari.