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Carlo Naldoni: “Non ci snatureremo in A1. Obiettivo principale quello di valorizzare il nostro vivaio”

3 Gen , 2019  

di Emanuele Tinari

Una delle più belle realtà del nostro baseball, per circa 10 anni in massima serie, poi un passo indietro valutato oculatamente come sempre fatto dal Godo, società che non fa mai il passo più lungo della sua gamba.

“Rispetto ai piani siamo tornati prima di quanto avessimo preventivato. – spiega il presidente Carlo Naldoni – Ci eravamo dati cinque anni di tempo, ce l’abbiamo fatta in tre. Siamo una società che quando prende degli impegni li onora, avremo sicuramente dei problemi durante l’anno ma saremo all’altezza della situazione. Attualmente il mercato è fermo, ci sono stati pochi movimenti ufficiali, tutti si muovono nell’ombra ed ovviamente anche noi non stiamo con le mani in mano. Stiamo pensando a reperire sponsor e risorse per affrontare la stagione, abbiamo delle cose in ballo, ma per noi l’obiettivo è continuare con il nostro progetto cioè: valorizzare i giovani del nostro vivaio, cercheremo di certo di essere competitivi, ma senza grandi stravolgimenti”.

Naldoni non fa nomi, ma svela su quali ruoli andrà ad intervenire puntando su uno staff di sicuro valore.

“Un ricevitore ed un lanciatore straniero sono i profili che stiamo cercando. Il nostro direttore sportivo Attilio Casadio si sta muovendo per cercare i giocatori giusti, anche nel mercato italiano dovremmo fare qualche piccolo movimento. Come lanciatori AFI stiamo abbastanza bene, stiamo anche trattando un esterno. Abbiamo pensato a mantenere e rinforzare il settore tecnico a nostra disposizione. Abbiamo come riferimento Bill Holmberg che coordinerà l’aspetto tecnico. Ovviamente abbiamo confermato come manager MarcoBortolotti un giovane di 25 anni molto bravo che è in lizza per essere eletto il miglior allenatore italiano nel 2018. Non so se vincerà, intanto è tra i primi 5 e qui facciamo tutti il tifo per lui perchè lo merita. Abbiamo Dunier, pitching coach cubano da quest’anno affiancato dall’ex Imola, Luca Poli, un altro che ha fatto la sua esperienza e merita la serie A1. Come hitting coach anche qui un’altra conferma, quella di Stefano Naldoni visti i risultati nel box di battuta . Inoltre abbiamo fatto un accordo con il Cral Mattei di Ravenna, formazione di serie C che punta al salto di categoria, un’altra possibilità di far giocare alcuni nostri giovani. Anche noi faremo una serie C con altre velleità. Non sarà cpmunque una categoria per amatori o vecchie glorie, ma tutto il nostro lavoro è incentrato sulla crescita del vivaio, sarà un impegno probante per molti che potrebbero giocare anche sabato edomenica ma vogliamo dare a loro un’opportunità di crescere”.

Un’ultima battuta con il simpatico presidente romagnolo è sull’attuale formula della A1 e un inverno che, come spesso accade, non è stato dei più tranquilli.

“Mi auguro che il nostro baseball trovi la sua dimensione e chi ha ancora la mentalità di MLB si ridimensioni. Speravo che il campionato di A1 fosse a 12 squadre. come detto all’inizio, perchè sarebbe stato più equilibrato fino alla fine con più possibilità per tutti, a 8 è orientato più verso le big, è una formula in cui non credo più da anni. Bisogna allargare la base, che sia a gironi con teste di serie quello si deciderà. Bisogna pensare a rendere il campionato più competitivo, molte volte è già quasi tutto deciso all’inizio, rimane noioso anche se poi le sorprese ci sono sempre, come l’anno scorso quando il San Marino non è entrato nei playoff ed il Parma è arrivato in finale eliminando il Rimini. Un’altra cosa che mi auguro è che Nettuno torni forte come merita, un unico Nettuno protagonista perchè loro sono i fondatori del nostro sport in Italia”.