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De Franceschi:”Gruppo Under 15 di una superiorità quasi agghiacciante”

2 Ott , 2018  

di Emanuele Tinari

Uno scudetto forse previsto per la forza della squadra ma di certo non meno goduto per gli Under 15 dell’Academy Nettuno del presidente Roberto De Franceschi.

“Negli anni siamo cresciuti tanto. Abbiamo de ragazzi che abbiamo curato sempre molto bene e tra di loro ci sono piccoli talenti. Nel tempo ci siamo creati il nostro spazio a livello nazionale  e nelle ultime stagioni siamo stati sempre tra le top 4. Vuoi per aver trovato un avversario più forte o anche per l’emozione di giocare partite del genere lo scudetto finora era sempre scappato, fino a domenica scorsa. I risultati di semifinale e finale la dicono lunga. 9-3 e 11-0 entrambe finite prima del termine dimostrano una superiorità assoluta di questo gruppo. Non c’è stata mai nessuna storia in entrambe le partite, il nostro livello era nettamente superiore a quello delle avversarie. Già dai tornei estivi in cui avevamo affrontato le altre partecipanti alla final four e ci eravamo resi conti di essere più forti. Per ragazzi della loro età è importante avere un metro di giudizio sulle altre perchè ti fa scendere in campo con meno insicurezze. Già alla vigilia penso potevamo perderla solamente noi, e da perfezionista quale sono credo che in attacco abbiamo sprecato qualcosa di troppo, mentre sul monte Ricci in semifinale è stato pressochè perfetto come Ciaramella in finale che con il suo modo di lanciare a tre quarti mette in difficoltà molti battitori e non per niente si è aggiudicato il titolo di miglior lanciatore. Anche la difesa è andata benissimo, negli ultimi inning della finalissima abbiamo girato un doppio gioco da grandi, neanche da under 18, ma proprio da adulti per velocità e perfezione del movimento. Ringrazio lo staff formato dal manager Alessandro Ruberto, il coach Stefano Porcari, il pitching coach Diego Ricci e il dirigente accompagnatore Paolo Cardarelli per il lavoro svolto ed i complimenti ricevuti da società storiche nel panorama del baseball giovanile italiano. Noi siamo una società giovane, l’anno prossimo festeggeremo il nostro decennale e per me è un grande motivo di orgoglio”.

Nonostante il successo ancora fresco si pensa già al 2019 e come dimostra la bontà del lavoro fatto in questi anni, la voglia dell’Academy è di trionfare ancora una volta.

“Scherzando nel post partita parlavamo di quanto Modena ci portasse bene con la speranza che le finali rimangano per sempre qui. Scherzi a parte, del gruppo campione d’Italia salgono molti 2003 che andranno ad affiancare un gruppo molto tecnico e scafato di 2002 con un paio di veterani del 2001 per una categoria under 18 su cui puntiamo molto. Già quest’anno eravamo una squadra molto valida, abbiamo perso una partita incredibile contro il Rimini più stretta del 4-1 che recita il punteggio. Abbiamo sprecato tante occasioni e loro hanno fatto un paio di prese incredibili. Arrivando a Modena ce la saremo giocata ma il Ronchi campione d’Italia era veramente fortissimo e merita il titolo. Nell’Under 15 rimangono dei ragazzi nel giro della mia nazionale (Roberto è il manager dell’Italia Under 15 ndr) più qualche altro ragazzo 2004 molto valido con l’inserimento dei 2005 di buone speranze. Per la qualificazione regionale non ci dovrebbero essere problemi mentre a livello nazionale dovremmo vedere durante l’anno. L’under 12 è l’unica a non aver centrato i playoff e pensavamo di poter far meglio. Avevamo 3 campioni d’Europa in rosa più altri ragazzi bravi, ma forse eravamo un po’ corti nella parte basse del lineup dove i Dolphins erano più forti ed hanno centrato meritatamente l’accesso alle finali. Le prospettive sono ottime anche per l’anno prossimo, noi da ex giocatori siamo sempre perfezionisti e con il giusto ottimismo ci prepariamo ad affrontare un altro anno, il decimo della nostra storia, sapendo di poter fare molto bene”.