di Cristina Pivirotto
E’ ancora viva l’emozione dell’onore conferito a Erika Piancastelli, con il ritiro del numero della sua maglia, da parte della squadra McNeese. Le abbiamo rivolto qualche domanda, spaziando tra passato, presente e un futuro pieno di grandi traguardi da raggiungere.
1) Quali emozioni hai provato vedendo la tua maglia esposta e sapere che in quella squadra nessuna porterà più quel numero 16?
Ero molto emozionata quando ho visto la mia casacca. E’ un onore per me e sono molto orgogliosa di quello che ho fatto e di quello che sta facendo il programma di softball di McNeese
2) Gli ultimi 4 anni hanno rafforzato la tua immagine di giocatrice, ma è stato anche un periodo di maturazione in quanto donna e da donna come vedi il tuo futuro adesso?
Io adesso sto dando tutto per la Nazionale. Abbiamo un’estate molto competitiva e importante. Per adesso nel mio futuro sto pensando alla nazionale e a continuare ad migliorare me stessa come e donna e atleta
3) Hai giocato ad altissimi livelli in America. Riesci a portare tutta questa tua esperienza alla Nazionale italiana?
Io penso di si, quello che ho imparato e sto ancora imparando può aiutare molto la squadra. Sopratutto mentalmente quando giochiamo contro squadre di alto livello
4) Tu sei figlia d’arte: tua madre ha giocato alle Olimpiadi di Sidney nel 2000. Adesso l’occasione di giocare alle Olimpiadi è anche alla tua portata. Quanto desideri fare questa esperienza?
Moltissimo! E sempre stato un mio sogno e, adesso che il Softball e tornato alle Olimpiadi, il mio sogno può diventare realtà e lo desidero ancora di più
5) “Southland Conference Player and Hitter of the Year” un titolo che hai vinto 4 volte, hai sfiorato e battuto molti record in questi anni. C’è ancora qualche cosa che manca al tuo palmarès?
Ci saranno sempre cose che vorrò migliorare e imparare
6) Dopo la McNeese è arrivato il contratto con le Scrap Yard Dawgs. Cosa è cambiato nel tuo modo di affrontare il softball, passando dalla squadra universitaria a quella di una lega indipendente?
Il livello si e alzato, le mie compagne di squadra sono ad un livello altissimo e quando mi alleno con loro imparo tantissime cose. L’aspetto di squadra e un po’ cambiato nel senso che a McNeese facevamo tutto insieme, pesi, allenamenti, corsa, ecc.. invece quando sei una professionista devi fare tutto per conto tuo finché non inizia il campionato. Quindi io da Agosto fino a Maggio mi devo preparare e allenare da sola quindi è un po più difficile soprattutto mentalmente. Alcuni giorni devo trovare la motivazione per andare in palestra e darci tutto.
7) Cosa c’è nel futuro di Erika Piancastelli?
Per adesso molto softball. Sono molto impegnata con la Nazionale, Scrapyard e con Forlì. Per adesso mentre riesco a giocare e viaggiare farò quello!
(Fonte immagini: profilo personale Facebook di Erika Piancastelli)