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Erminio Renzo Mosca: “patron” del baseball bolzanino!

6 Gen , 2022  

di Ignazio Gori

Iniziamo con una pillola di storia: come e quando è arrivato il baseball a Bolzano?

Ufficialmente nel 1961, ma ci sono notizie già nel 1956, dedotte dall’elenco tesserati FIPAB O FIB, che ora purtroppo non compaiono più. 

Quali sono i ricordi sportivi che più le fanno scendere la classica lacrimuccia …

In questi giorni, sto riorganizzando per Il Bar del Baseball il mio archivio storico. Per ripercorrere, anche solo schedando il materiale in mio possesso, i miei 50 anni di baseball, ho dovuto interrompere il mio inventario più volte, tale la quantità di roba. Puoi dedurre da solo quanti ricordi io abbia …

Potrei citarti alcuni episodi su tutti.  

La morte di un mio ragazzo al ritorno da una trasferta, la nascita di mio figlio mentre ero a giocare a Minerbio (BO), il mio viaggio di nozze a Parma, ospite di Aldo Notari e il caro ricordo del mio amico Carlos Guzman. Poi non posso non dire del rispetto e la stima verso di me dei ragazzi che ho allenato in tutti questi anni, rapporti che tuttora intrattengo, così come con molte delle personalità che hanno fatto la storia del baseball italiano.  

Ci dia un elenco di personaggi nel mondo del baseball che l’hanno segnata nel profondo … 

Tom Lasorda, Giulio Glorioso, Carlos Guzman e “Giaguaro” Miani.

Tutti questi mi hanno segnato per motivi diversi ovviamente ma definirli solo “personaggi del mondo del baseball” è poco, vista la loro grande umanità.

A proposito del compianto Tom Lasorda… in che circostanza lo ha conosciuto? 

L’ho conosciuto all’Acqua Acetosa di Roma, in occasione del Corso Istruttori baseball, nel 1979. Tom si cambiava nella mia stanza e questa vicinanza mia ha fatto capire che persona era. Se poi vogliamo parlare solo di baseball il discorso sarebbe infinito. La soddisfazione della mia vita è il primo posto nella graduatoria di fine corso, assieme a Vic Luciani e Giovanni Bezzilli, che è stato il primo allenatore di Roberto Cabalisti a Vicenza.  Conservo ancora la palla firmata da Tom e dai suoi Dodgers dopo la vittoria delle World Series del 1978. Per sinterizzare la mia stima per Tom, posso dire che ho basato il resto della mia vita nel baseball sui suoi insegnamenti. Era una persona molto umile e ci teneva a dire che nonostante tutto lui del baseball doveva ancora imparare tutto. Io l’ho sempre considerato un IMMORTALE!

Le dico un altro nome importante, da lei prima citato, anche lui purtroppo ci ha lasciato di recente: Carlos “Cabrito” Guzman … 

Arrivò a Ronchi dei Legionari nel 1971 e ci conoscemmo per le mie frequentazioni a Ronchi, che ho sempre considerato un’altra “Nettuno”, un’altra piccola capitale del baseball. Siamo subito diventati grandi amici e a Bolzano era stato accolto come un figlio dai miei genitori. Oltre all’aspetto tecnico (io lo chiamavo spesso per degli stages) era una persona molto simpatica e potrei scrivere un libro sui vari aneddoti, non solo sportivi, che ho di Cabrito.  

Alla fine della carriera da giocatore, valutammo la possibilità di ingaggiarlo come tecnico. Parlai con Notari e mi disse di non avere niente in contrario ed aggiunse: “Ma lo sa Carlos che io conto ancora su di lui?”. Quando lo dissi a Carlos, mi abbracciò e mi disse: “Renzo, allora resto ancora a Parma”.

Qual è il presente e il futuro del baseball a Bolzano?

Nell’ultimo anno, il 2021, abbiamo partecipato a questa nuova serie A con alterne fortune e con una retrocessione che sarà motivo di ripartenza con forze nuove. Per il futuro c’è senz’altro l’intenzione di lavorare molto con il settore giovanile, come del resto abbiamo sempre fatto nel recente passato. 

Qual è il suo “mantra” da istruttore, allenatore, i suoi principi base? 

Scuola di vita e un aiuto per le famiglie. Riguardo ai principi base posso dire: correttezza, rispetto per gli avversari, compagni di squadra e allenatori e poi … “PRIMA LA SCUOLA, POI IL BASEBALL!”. I miei ragazzi hanno avuto tutti successo sia nello sport che nella vita. Per me è una grande soddisfazione.  

Se dovesse definire il baseball nel modo più poetico possibile?

Una “malattia irreversibile”!

 


 (Fonte immagine: Archivio personale di Erminio Renzo Mosca)

(Immagine di copertina: Matrimonio di Erminio Renzo Mosca, omaggiato dai giocatori del Bolzano.)

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