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IL BASEBALL A TRIESTE DEVE RINASCERE. Intervista a Pasqualino Izzo, presidente della Junior Alpina

10 Ago , 2020  

di Ignazio Gori

Attualmente il team seniores dell’Iscopy Junior Alpina conduce a punteggio pieno, quattro vittorie su quattro, il Girone H della Serie C, davanti a Europa Sager (3-1), San Lorenzo Bears (2-2), Staranzano Ducks (1-3) e il fanalino di coda Astros Porcia a zero vittorie. Abbiamo approfittato di questi giorni prossimi alla pausa di Ferragosto per intervistare il Pres. Pasqualino Izzo, che con la sua intraprendenza e passione sta smuovendo tutto il movimento del baseball triestino.

Come è nata l’avventura della Junior Alpina?

La Junior Alpina nasce nell’autunno del 2005 dal settore giovanile dell’Alpina Tergeste, che nella stagione precedente aveva militato nella serie maggiore del baseball ed a causa di questo aveva affrontato, senza alcuno sponsor, delle spese insostenibili. Fiduciosi di un progetto mirato alla valorizzazione dei giovani e lontano dall’esasperazione dell’agonismo e della ricerca prioritaria della vittoria, un piccolo gruppo di dirigenti, tecnici e genitori decide di autotassarsi e solo con i propri mezzi fondare una nuova società.

Quale è il vostro progetto, a medio e lungo termine?

Il progetto della JA è quello di ricostituire a Trieste il numeroso vivaio che alla fine degli anni ‘70 aveva generato ben 3 società di baseball che militavano contemporaneamente nella serie cadetta e alcune società di softball femminile che poi avrebbero sfornato delle giocatrici di valore olimpionico.

Come ti sei avvicinato al baseball? Hai dei sogni, degli obiettivi?

Il baseball è sempre stata la mia passione, ho iniziato ad 11 anni nel Tergeste, una delle società dell’epoca ed ho giocato fino a 30 anni, raccogliendo soddisfazioni indimenticabili; poi per problemi lavorativi e familiari mi sono allontanato per qualche anno dall’ambiente. Una decina di anni fa, un mio caro amico e compagno di squadra mi ha convinto a riprendere con il softball amatoriale, e da lì ho fatto parte del consiglio direttivo della Junior Alpina, ho fatto il corso da tecnico e mi sono dato da fare per dare una mano alla società. Questo è il mio secondo anno di presidenza e dopo tanto lavoro stiamo cominciando a raccogliere i primi frutti: quest’anno abbiamo iscritto due squadre nella categoria Under 12, una nell’Under 15, una nell’Under 18 e la seniores in serie C; inoltre si è sbloccata la situazione dei campi, per due anni siamo stati senza campo casalingo. Lo scorso anno abbiamo ottenuto la concessione per lo storico Soldiers Field di Opicina e quest’anno a marzo quella per lo stadio di Prosecco.

La città di Trieste ha avuto un buon passato nel baseball. Come definiresti ora il baseball triestino?

Il baseball triestino ha avuto, come molte altre realtà, degli alti e bassi, tutti accomunati da un fattore comune che è la scarsa propensione delle aziende triestine a sponsorizzare lo sport in genere e uno sport, in Italia minore, come il baseball in particolare. I punti alti sono dovuti principalmente al talento dei giocatori, tecnici e dirigenti, mentre i punti di caduta derivano soprattutto dalla mancanza di strutture logistiche e mezzi finanziari adeguati. Il momento attuale vede finalmente la realizzazione di alcuni progetti (concessione degli impianti, stabilità degli sponsor, buoni rapporti con gli enti pubblici, ottima collaborazione con il baseball sloveno e con società di altre discipline sportive) e il conseguente incremento di tesserati e del livello di gioco.

Ci fa piacere sentire di questa collaborazione con il movimento sloveno, facilitato dalla posizione geografica …

Sì, abbiamo 18 atleti sloveni nelle categorie Under 15 e Under 18; siamo partiti 3 anni fa con 5, poi la voce si è sparsa oltreconfine, agli amici sloveni appassionati di questo sport, fino ad arrivare al numero attuale. Ma contiamo di incrementare ancora il numero …

Hai avuto dei punti di riferimento?

Il mio unico punto di riferimento sono le persone che compongono il Consiglio Direttivo, persone che stimo e che ho scelto quando ho deciso di prendere in mano la società, visto che all’epoca la situazione non era per niente felice.

Avete da poco inaugurato un nuovo “diamante”. Che ci dici a riguardo…

Ai primi di luglio è stato riaperto ufficialmente il diamante di Prosecco, che era stato pretestuosamente chiuso 15 anni fa dal suo gestore, l’amministrazione separata per gli usi Civici di Prosecco a cui è intitolato il terreno di gioco, ma non le costruzioni edili che sono di proprietà del Comune di Trieste. La vicenda è intricatissima dal punto di vista giuridico e politico, ma il dato eclatante è che una struttura sportiva pienamente funzionante e rinnovata (si era appena concluso il campionato di A1) è stata volutamente abbandonata al degrado e al vandalismo: i tecnici del Comune di Trieste hanno stimato in più di 1 milione di euro il costo per i lavori da fare. Dopo due anni di intenso lavoro, innumerevoli incontri con politici e dirigenti del comune di Trieste,  la Junior Alpina è  riuscita, quando ormai nessuno ci credeva più, a ottenere la concessione dell’impianto ed a rendere nuovamente agibile il terreno di gioco, solo con le proprie risorse umane e finanziarie!

Come è la situazione del settore giovanile, cosa offrite ai giovanissimi?

Aver riottenuto il campo di Prosecco ci ha permesso di diversificare l’attività: a Prosecco la formazione Seniores, l’Under 18 e Under 15, sul campo di Opicina, da noi rinnovato lo scorso anno e reso polivalente per baseball e softball, le due formazioni Under 12 e mini-baseball e il softball femminile Under 15 e amatoriale. Inoltre l’accordo con le autorità scolastiche ci permette di continuare nelle palestre gli allenamenti e offrire l’attività sportiva ininterrottamente da gennaio a dicembre.

 

(le foto sono tratte da www.junioralpina.it)