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INTERVISTA A MATTHIAS ZOTTI

13 Lug , 2019  

di Ignazio Gori

Dopo i risultati di ieri, la vittoria del fanalino di coda Castenaso contro il San Marino e soprattutto quella del Nettuno BC a Parma, i Redipuglia Rangers del manager Frank Pantoja, attualmente 8 vinte e 10 perse, sono ancora incredibilmente in corsa per la quarta e ultima posizione utile per le semifinali playoffs. Sarà importante il “doubleheader” – ore 15:30 e 20:30 – di oggi contro i Godo Knights, con un occhio al “Nino Cavalli” di Parma dove si giocherà Gara2 tra Parma e Nettuno. Il buon momento del Redipuglia è sicuramente merito dell’interno venezuelano Renzo Martini, il miglior battitore dell’A1 con una media di .483 (con 6 HR a pari merito con Leo Rodriguez del Nettuno), ma anche del neo arrivato lanciatore classe 1997, nativo di Ronchi, Matthias Zotti, autore della bella salvezza che ha regalato la vittoria ai Rangers nell’ultimo turno di campionato con i diretti avversari del Parma. Il Bar del baseball non si è lasciato sfuggire il talentuoso Matthias e lo ha sentito alla vigilia di questa importante giornata di campionato, ricordiamo, terzultima di ritorno.

Matthias, iniziamo con una domanda che faccio spesso. Chi hai avuto come iniziatore al meraviglioso gioco del baseball?

Ho iniziato a giocare grazie ai miei genitori. Mio papà era un giocatore del Ronchi, e mia mamma era una tifosa. Si sono conosciuti sul diamante!

Dunque il baseball è stato galeotto! Ma parliamo dell’attualità: cosa ti aspetti dal finale di regular season da questi Rangers, che hai da poco raggiunto?

Da quello che ho visto sinora ti posso dire con tranquillità che siamo una squadra che non ha nulla da perdere, e come tutte le squadre che non hanno nulla da perdere siamo pericolosi, mine vaganti. Giochiamo cercando di dare il massimo. La maggior parte dei giocatori sono cresciuti giocando assieme, quindi si conoscono da molto tempo. È un bel gruppo e soprattutto c’è molto rispetto per il coaching staff. Certamente il pensiero comune è quello di poter provare a toccare i playoffs1, ma naturalmente non sarà facile. Cercheremo di spremere il massimo delle nostre risorse.

Una curiosità storica, qual è il tuo lanciatore preferito?

Senza dubbio il grande Greg Maddux2. Era una goduria guardare come gestiva le partite …

A proposito di monte di lancio, è proprio questo il deficit più grave del baseball italiano di questi ultimi anni. Tu, da pitcher, che ne pensi? Perché?

Guarda, non credo che i lanciatori siano il punto debole del baseball italiano. Io direi piuttosto che il campionato non è lungo abbastanza, non si riescono a lanciare molti innings e lanciando poche riprese la media pgl (ERA) si alza parecchio; questo porta a dire che i lanciatori italiani siano mediocri. Ma non è vero. C’è bisogno di molta più pratica agonistica e sarebbe davvero bello vedere un campionato italiano più lungo. Me lo auguro al più presto.

Ce lo auguriamo anche noi, Matthias, ormai è diventato quasi un mantra. Per finire, dicci un tuo sogno …

Più che un sogno è un obiettivo, ed è molto semplice: vorrei crescere crescere crescere … Staremo a vedere. Nel frattempo let’s go Rangers!

Il Bar del Baseball ringrazia e augura a Matthias Zotti e a Redipuglia buon fine campionato.

(Fonte immagini: archivio privato di Matthias Zotti)

1 Sarebbe la prima volta nella storia del club friulano

2 Greg Maddux (San Angelo, 14 aprile 1966). Pitcher destro. 355 vinte 227 perse. 3.16 di PGL con 3371 K. No, non è uno scherzo, solo le mostruose cifre del vincitore delle World Series del 1995 con gli Atlanta Braves, dell’8 volte All-Star, del vincitore di 4 Cy Young Award e di 18 Guanti d’Oro. Ha giocato dal 1986 al 2008 con Cubs, Braves, Dodgers e Padres. Nel 2014 è stato inserito nella Hall of Fame di Cooperstown.