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Luca Meli: “Il baseball ti entra dentro. Giochiamo per vincere valorizzando i giovani del nostro vivaio”

21 Apr , 2021  

di Emanuele Tinari

Ormai in carica da poco in più di un mese, Luca Meli ha le idee chiare per il futuro del suo Parma. Diventato main sponsor nel 2017, ha preso da marzo al posto di Paolo Zbogar, alla fine del suo mandato, il ruolo di presidente.

“Il mio rapporto con il baseball non inizia ora, ma nasco tifoso tantissimi anni fa, quelli della Germal e della World Vision. Sono amico di tanti ex giocatori di quella generazione tra cui il nostro attuale manager Gianguido Poma. Veniva spesso in azienda da me per motivi lavorativi e spesso mi esortava a far parte del Parma Baseball, alla fine ho accettato ma alla condizione di diventare main sponsor. Alla fine sappiamo come il baseball ti entra dentro, sono tornato a vedere le gare casalinghe, poi invitato dalla sig.ra Fontana, madre di Leonardo Zileri sono andato anche in trasferta allo “Steno Borghese” e da lì è nato tutto. Mi sono dato da fare durante le riunioni del CDA, poi alla fine del quinquennio di Paolo Zbogar ho accettato molto volentieri questo ruolo perché qui c’è un progetto da portare avanti”.

Come sta ben facendo da anni tutto il movimento ducale, per Meli è fondamentale partire dai giovani del territorio.

“Per me è imprescindibile valorizzare i ragazzi del posto o italiani. Devono avere questo sbocco futuro e noi siamo ben messi da questo punto di vista con tanti giovani di belle speranze a disposizione. Negli anni d’oro del nostro baseball eravamo ben piazzati nel ranking mondiali, ora siamo al diciassettesimo posto e vuol dire che qualcuno che non ha funzionato c’è stato. In funzione di quello abbiamo un rapporto di collaborazione con le altre società con a capo il Parma, ma con tutti che collaborano a 360 gradi per avere atleti che in futuro possano diventare un valore aggiunto per noi e il nostro movimento. Sono il primo che capisco che bisogna prendere stranieri forti per vincere, per proporre uno spettacolo di buon livello, ma partendo dai nostri ragazzi”.

Le ambizioni del ParmaClima 2021 sono quelle di provare a vincere in Italia ed in Europa, seppur la formula del nuovo campionato non entusiasmi il presidente ducale.

“Ci adeguiamo alla volontà della Fibs, ma questo allargamento a 33 squadre non penso porti ad un valore aggiunto rispetto a prima. A me sta bene giocare con tutti ma non penso che sia così utile in questo sport. Anche gli altri anni i vari campionati a 10, 8, 7 non andavano bene, si erano perse delle piazze fondamentali per il nostro sport, e penso che le big vadano prese in considerazione, non per decidere, ma quantomeno ascoltate e informate per quanto fatto per il baseball. Riguardo il campo il nostro intento è giocare per vincere. Sappiamo che ci sono anche altre squadre che puntano al titolo, ma penso la nostra squadra sia più che competitiva. Dovremo affrontare la Coppa Campioni e punteremo al massimo anche lì”.

Molto importante sarà il pubblico, Covid permettendo, cercando di invogliare nuove persone a gremire le tribune del “Cavalli”.

“Spero sia almeno come lo scorso anno con una riapertura parziale quando la curva pandemica scenderà. Il nostro è un pubblico esigente fatto di intenditori. A Parma non esiste una famiglia che non abbia mai toccato personalmente il baseball, abbiamo tifosi intelligenti, sanno riconoscere quando la squadra è buona, tipo nel 2018 con lo stadio pieno per la finale scudetto, la gente quando c’è bisogno sa starci vicino. Stiamo lavorando su alcune operazioni pubblicitarie, il nostro ufficio stampa che è subentrato nel 2020 sta effettuando un lavoro molto aggressivo con giochi e iniziative durante la partita per coinvolgere i tifosi in pieno stile USA. Sicuramente continueranno le dirette web delle nostre partite, ma conterà portare gente nuova, appassionarla perché altrimenti quando finirà la nostra generazione sarà un problema”.

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