Racconti

Matteo D’Angelo: da Latina agli States

20 Ott , 2020  

di Paolo Iannuccelli

A Matteo D’Angelo, prodotto del florido vivaio del Latina, è partito come lanciatore titolare nel confronto tra Italia e Stati Uniti, nel corso dei mondiali di Taiwan nel lontano 2007, vinto clamorosamente dagli azzurri, un fatto storico. Matteo era allora un diciannovenne tesserato con l’Italeri Bologna – la vecchia Fortitudo – uno dei club più prestigiosi in Europa. La storia di Matteo D’Angelo è cominciata sul diamante di via Ezio, con la disputa dei campionati giovanili Ragazzi ed Allievi, si è messo subito in evidenza nel difficile e decisivo ruolo di lanciatore. Poi la sua famiglia si è trasferita nel Texas per due anni per scopi lavorativi e il ragazzo ha seguito i genitori. Il papà – esperto in cartiere – è arrivato a San Giovanni in Persiceto, dove Matteo ha giocato un anno, poi è stato tesserato nel capoluogo felsineo dalla Fortitudo. Due anni eccellenti nella massima serie italiana, in seguito la certezza di giocare il campionato negli Usa con la casacca della prestigiosa Winthorp University a Rock Hill, South Carolina. Gli “Eagle”, questo il nome della squadra secondo la tradizione americana, hanno disputato la Big South Conference con l’obiettivo di raggiungere i play off. Claudio Mantovani, ex direttore tecnico del Latina Baseball, lo ricorda con affetto: “E’ uno dei nostri – dice -, lo abbiamo seguito con attenzione, sapere dei suoi successi ci ha reso felici, lanciare contro gli Stati Uniti non capita tuti i giorni, è una soddisfazione enorme. Ricordo i suoi primi allenamenti sul nostro campo che evidentemente porta bene visto che Sambucci, Ularetti, Reginato e Cozzolino hanno vinto l’oro agli Europei Juniores in Olanda. Matteo ha fatto grossi progressi a Tirrenia, nell’Accademia del baseball, riservata dalla Fibs ai giovani più promettenti, distinguendosi anche negli studi, poi ha proseguito la sua carriera in America, la culla del baseball ”. D’Angelo ha disputato anche i campionati europei assoluti in Spagna, convocato da Giampiero Faraone, nel 2012 è diventato campione d’Europa a Rotterdam con manager Mazzieri. Ha conquistato uno scudetto con la Fortitudo Bologna.
Paolo Iannuccelli