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Poma: “Ripartiamo da questo gruppo e dal nostro territorio”

18 Set , 2018  

di Emanuele Tinari

Una stagione così, in partenza, non se l’aspettava nemmeno lo stesso Poma. Si sapeva che il Parma costruito per la stagione 2018 fosse squadra di tutt’altro livello rispetto gli anni passati ma arrivare a pensare che la squadra sarebbe arrivata ad una valida da gara 5 delle Italian Baseball Series era sicuramente più difficile.

“No, sono sincero, una stagione così al momento della firma come manager del Parma non me l’aspettavo. Sicuramente c’erano presupposti migliori rispetto gli ultimi anni visto che la società si è ristrutturata, con basi più solide ed un seguito e sostegno tale da porci come obiettivo la qualificazione ai playoff. Nel corso della regular season non c’è stato un momento di svolta preciso. Strada facendo abbiamo capito di avere una squadra valida con stranieri forti, più l’arrivo di Lugo, all’inizio non preventivato, ci ha fatto prendere pian piano consapevolezza del nostro valore. Forse nel campionato a volte siamo stati altalenanti, giocando una gara due non al livello della prima, ma la mentalità ed il modo di stare in campo non si può cambiare in 15-30 giorni. Non era facile dopo anni faticosi avere la giusta determinazione ogni partita, ma in un anno possiamo dire di esserci riusciti”.

Le ultime settimane della regular season non sono state semplicissime, ma l’aver centrato la semifinale ha tranquillizzato Zileri e compagni.

“L’addio di Lugo e Pirvu, l’aver ricominciato dopo la sosta senza i cubani ci hanno creato un piccolo smarrimento, svanito quando abbiamo centrato i playoff. Con il Rimini siamo arrivati tranquilli avendo raggiunto l’obiettivo prefissato e una volta vinta gara uno in trasferta abbiamo capito di poter far nostra la serie. Se nella stagione regolare non abbiamo avuto un vero momento di svolta, stavolta questo lo è stato. Con un gran lanciatore sul monte come Casanova, tutti ci hanno creduto e lo hanno seguito”.

Poi la finalissima con il Bologna. Due gare perse senza storia al “Gianni Falchi” e la possibilità svanita all’undicesimo inning di andarsi a giocare lo scudetto in gara 5.

“A fine partita ovviamente c’era rammarico per come era andata a finire. Siamo stati un po’ sfortunati in gara 4, in più mancava Mirabal, ma tutto alla fine deve essere analizzato seguendo il percorso di tutto l’anno. Bologna come nomi e profondità era superiore al Parma, noi siamo arrivati in fondo con 5 lanciatori con gare molto ravvicinate, certo che andare lì in gara 5 con Lugo, arrivato a Parma il giovedì, oltre a Casanova, con l’inerzia psicologica dalla nostra parte  sarebbe stato interessante. Comunque pensiamo alle cose positive, lasciamo indietro un 2018 positivo e puntiamo a migliorare”.

L’obiettivo primario del 2019 è ripartire da questo gruppo con qualche ritocco.

“Il nuovo Parma deve puntare su questo blocco più 2-3 innesti. Si era creata un’alchimia di squadra davvero ottima che ha permesso a tutti di rendere bene e lavorare sempre al massimo. Sicuramente qualcosa andrà fatto sul monte dove dovremmo reintegrare chi è andato via, ma come sempre bisognerà capire regole, numero di partite e visti prima di prendere delle decisioni definitive”.

Un Parma per larghi tratti costruito in casa, motivo fondamentale nel ritrovato affetto di un pubblico con grande voglia di baseball.

“Nella gestione della squadra teniamo sempre molto d’occhio l’importanza del nostro territorio. Qui intorno ci sono molte realtà di livello, dei settori giovanili dove si lavora veramente bene e non possiamo permetterci di pensare che non esistano. Già da 2-3 anni cerchiamo di avere radici iniziando a sentirci parte di qualcosa di nostro perchè per me una squadra trapiantata senza elementi parmensi ha poco senso. Per il futuro tanto dipenderà anche dalla formula perchè i giocatori che si hanno nel roster vanno fatti giocare, portare qualcuno per far numero non è costruttivo, Con così poche partite subito determinanti non è facile, speriamo la situazione migliori nel futuro perchè con italiani giovani da far crescere lavoro molto volentieri. Per quanto riguarda il pubblico è stato bello vedere tanta gente partecipare. Abbiamo fatto tante iniziative per favorire un entusiasmo ritrovato davvero alla grande durante semifinale e finale. Era bello sentire parlare in città di baseball e sentirne ancora parlare a stagione finita”.

Sul finale due chiacchiere sulla nazionale impegnata nel Super Six in Olanda, cominciato con un netto successo per manifesta contro la Germania.

“Adesso soprattutto dal punto di vista dell’attacco con l’aggiunta di gente come Liddi, Colabello, Mazzanti che dà profondità e pesantezza siamo molto forti. Bisognerà vedere come andrà il nostro monte e soprattutto sarà importante portare avanti questo gruppo, l’anno prossimo ci sono obiettivi importanti come l’Europeo e la qualificazione alle Olimpiadi e bisognerà vedere quale disponibilità ci sarà per questi ragazzi nel 2019. Per quanto riguarda la competizione in corso, bisognerà giocarsela con Olanda e Spagna sperando di centrare la finale di domenica. Oggi abbiamo battuto la Germania con un po’ di problemi sul monte che aveva già avuto difficoltà con Lugo ad Haarlem mentre Belgio e Repubblica Ceca penso siano ostacoli superabili”.

Foto copertina: Sport Parma