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VIBRAF DOMUSNOVAS: chi può, sponsorizzi la passione!

20 Mar , 2019  

di Serenella Mele

Domusnovas è un piccolo centro di circa seimila abitanti, a 52 km da Cagliari, ma ha una storia degna di nota (www.vibraf.it ). Parliamo col presidente Emilio Gessa, patron e tecnico insieme ai figli Ivano e Ilaria, coadiuvati dagli altri tecnici Mauro Lai, Giorgio Vargiu, Daniela Cadau:

Siamo una delle realtà storiche del baseball e softball sardo e non solo –racconta con orgoglio il presidente Gessa – la “Vibraf” nasce nel 1972, al momento abbiamo 40 tesserati. Ci siamo sempre occupati sia di baseball che di softball, tra tante difficoltà: in questa stagione possiamo mettere in campo giusto le categorie U12. Manca la “materia prima”, abbiamo pochi atleti per le categorie superiori, quindi non riusciamo a formare un roster. In questo periodo stiamo formando un bel gruppo di ragazzini di circa 9 anni, il problema è sempre trovare un gruppo sufficientemente numeroso. Ci troviamo attualmente con tre ragazzi che giocano col Cagliari baseball in A2, Giulia Cocco che gioca a Nuoro: quando cambiano categoria necessariamente devono spostarsi. Poi dobbiamo fare i conti anche con chi si appassiona al ballo, che va moltissimo dalle nostre parti, e ad altre discipline”.

L’allegra brigata” della Vibraf è, tra le società in attività, una delle prime nate in Sardegna.

Abbiamo iniziato con nove guantoni, una pallina in gomma e due in vinile, una mazza e una maschera – ricorda Emilio Gessa – era tutto quello che avevamo. A fine estate di quello stesso anno dal “diamante” di Domusnovas si iniziarono a sentire le urla di dolore, trattenute per dimostrare la propria efficienza nella presa. Ma chi giocava sapeva bene che a casa c’era ad aspettarlo una bacinella d’acqua fredda per immergevi la propria mano, resa nella migliore delle ipotesi di colorito violaceo, colore causato dai guanti, piccoli residuati dall’aspetto più vicino a dei pomodori secchi che non a dei guantoni da baseball, ma più che altro, dovuto ai tiracci dei propri compagni di riscaldamento che volevano dimostrare la propria forza di lancio.

Un cenno lo merita anche la mazza, una Louisville sicuramente la più pesante che possa esistere, con la quale i professionisti americani potevano fare i fuori campo, ma, cosa si voleva pretendere dall’allegra brigata di Domusnovas? Nella migliore delle ipotesi riuscivano a sprizzare la pallina che immancabilmente andava a colpire il ricevitore protetto solamente da un guanto a cinque dita e da una maschera da softball, era l’unico che non poteva nascondere il proprio dolore. Alla fine di ogni seduta di allenamento, erano tutti soddisfatti anche se la mano che impugnava il guanto era pesta ed il braccio di tiro a penzoloni”.

Quando non andavano al campo sportivo parrocchiale. Due erano gli spazi che con più frequenza occupavano per praticare la loro attività: la piazza del quartiere, oppure lo spazio di fronte al cimitero.

Lo scopo principale non era tanto vincere trofei – ricorda il presidente Gessa – quanto stare tra amici e divertirsi diversamente dalla solita routine. La possibilità di partecipare ad un torneo, anche se ancora con poche nozioni tecniche, ci portò a creare una vera società sportiva. Alla prima riunione fu convocato anche l’allora parroco Don Giovanni Frongia, Ines Cuccu, Rita Bigi e Antonello Steri, i quali formarono il primo Consiglio Direttivo della società V I B R A F, il nome nato dalle iniziali dei medesimi componenti del C.D.: Vincenzo – Ines – Beppe – Rita – Antonello – Frongia”.

La Vibraf ha raggiunto molti traguardi, Provinciali, Regionali e Nazionali. L’atteso spazio per creare il campo, è stato concesso dopo circa vent’anni, con dimensioni quasi regolamentari; solo dopo notevoli sforzi e la dedizione di tanti appassionati, l’impianto ha raggiunto l’omologazione federale.

I propri atleti sono andati inoltre a rinforzare diverse rappresentative Sarde di categoria.

  • Nel 1974, solo dopo due anni di attività i ragazzi della Vibraf sono campioni Regionali. Disputano le finali dei Giochi della Gioventù a Roma e si classificano al 4° posto.

  • 1977: Si disputano a Napoli le fasi Nazionali dei G.d.G. con i Ragazzi della Vibraf che conquistano il 3° posto. In questi anni la squadra maggiore inizia a collezionare una lunga serie di 2° posti nei campionati Regionali.

  • 1979: La categoria degli Allievi partecipa alle fasi Nazionali di Baseball a Firenze.

  • 1980: La categoria Allievi, nuovamente Campione regionale, partecipa a Livorno alle fasi Nazionali.

  • 1981: Fasi interregionali di baseball. I Ragazzi della Vibraf, a Viterbo, si classificano al 2° posto dopo la regione Lazio.

  • 1985: La VIBRAF Baseball “Serie C” vince i play-off a Castiglione della Pescaia contro i Libertas Romans di Roma e viene promossa in Serie B.

  • 1987: Le ragazze della VIBRAF Softball, vincendo il campionato di Serie C2, accedono alle fasi finali contro le ragazze del Livorno sul campo neutro di Nettuno. Vincono l’incontro e sono promosse in Serie B. Purtroppo per motivi finanziari la società non può effettuare l’iscrizione al Campionato.

  • 1997: Arriva nella Società Gerardo Leroux Batte, tecnico Cubano. La squadra maggiore che milita in serie C vince il campionato e accede nuovamente ai play-off. Nello stesso anno i ragazzi vincono le fasi regionali di Baseball e accedono agli ottavi di Finale e poi ai quarti. Soccomberanno soltanto contro i campioni d’Italia dell’Anzio. 

  • 2001: La Vibraf Serie C disputa a Lucca gli ottavi di Finale di Coppa Italia Baseball.

  • 2002: Ancora una volta la squadra maggiore dopo aver dominato tutto il campionato si classifica al 2° posto. L’attività non agonistica prevede ogni anno l’organizzazione di tornei amatoriali, il più prestigioso dei quali è il TORNEO FEDELTÀ.

  • In occasione del 30° anno di attività, e in collaborazione con il Comune di Domusnovas, la società Vibraf ha organizzato un Torneo Internazionale di Baseball, al quale hanno partecipato tra gli altri la Nazionale Francese Juniores di Baseball, i Lancers B.C. di Firenze, oltre al Cagliari Baseball.

Tra i ricordi che “toccano il cuore”, la prima quota sociale pagata nella Vibraf: 100 lire, per ogni riunione, che si tenevano in media due volte a settimana.

Nelle prime finali nazionali nel 1974 col settore giovanile – tiene a precisare Emilio Gessa – alla fine della manifestazione su nove squadre partecipanti i bambini di Domusnovas armati di solo coraggio si classificarono al quarto posto, questo grazie alla vittoria contro l’Anzio, anche se a dire il vero è stata la squadra laziale che l’ha persa perché nella formazione aveva schierato giocatori fuori età (tutte le partite disputate sono state delle cocenti sconfitte). Mentre i bambini di Domusnovas furono un esempio di fairplay per tutti gli altri partecipanti, premiati con il “Trofeo Disciplina M. Saini”, con una serie di 15 divise da baseball visto che erano gli unici ad esserne sprovvisti.

Le mazze di legno molto pesanti, le palline rotte e poi ricucite a mano pur di continuare a giocare, le trasferte in autostop, i manifesti pubblicitari disegnati dai giocatori stessi, sono solo ricordi che diventano un terreno sul quale chi volesse tracciare un solco, per coltivare sport, ha la certezza di avere a che fare con passione vera! La Vibraf ha seminato passione per il baseball ed il softball anche in un piccolo centro di appena seimila abitanti, e chi conosce questi sport in Sardegna (ma non solo), sentendo parlare della Vibraf sorride di commozione. Valgono anche in questo caso, più che mai, le parole del presidente Gessa:

“Non pensavamo a vincere trofei, o non solo a quello. Erano e restano un sano magnifico divertimento baseball e softball. Anche con poca attrezzatura, pochi mezzi tecnici rispetto ad altre realtà”.

Spazio al baseball ed al softball: chi può, sponsorizzi la passione!

(Fonte immagini: archivio Vibraf Domusnovas)