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Anche gli Oaks A1-A14 presenti a Barcellona. “Orgoglio personale essere ancora presenti”

3 Mar , 2023  

di Emanuele Tinari

Concludiamo il giro delle tre squadre italiani partecipanti al torneo di slow-pitch di Barcellona con gli Oaks A1-A14.

“Come referente degli Oaks A1-A14 amatoriale – spiega Giovanni Billeddo – posso dire che abbiamo un calendario eventi, veramente ricco, tra slow pitch, nostra attività principale e il fast pitch, che da qualche anno abbiamo iniziato a frequentare, prima singolarmente, in prestito a qualche squadra (i primi ad accettarci furono gli ABC di
Cernusco sul Naviglio), poi di squadra, frequentando alcuni dei tornei in giro per l’Italia. Tra tornei italiani e
stranieri, vedi Barcellona oppure Freising (Frisinga-Germania), nella tappa ESSC
(campionato europeo a tappe di slow pitch) di quest’anno, solo con lo slow pitch, direi che siamo una
squadra amatoriale “atipica”. La nostra stagione, definiamola “agonistica”, inizierà proprio con la Barcellona
Cup 2023 del 3-4-5 marzo, per poi proseguire con alcuni tornei tra il mese di aprile, maggio, giugno (prima
tappa ESSC 2023 a Riccione), luglio e poi potrebbe esserci una pausa fino a settembre, terminando
teoricamente ad ottobre. Penso che nemmeno la federazione possa pensare ad un calendario del genere.
Per una squadra come la nostra, composta veramente da giocatori amatoriali, considerando che abbiamo
una media età compresa tra i 35 e i 63 anni, già poter partecipare ed avere l’occasione di poter stare con i
migliori, di questa specialità, penso sia “tanta roba“. Giocarcela, magari, con le squadre italiane presenti e
provare a portare via, qualcosa, a qualche spagnola, sarebbe già un ottimo risultato. Ma soprattutto,
tornare a casa integri è sempre la cosa che ci contraddistingue…..ricordando sempre che il lunedì si va a
lavorare!

Un’attività internazionale partita ormai da qualche stagione.

“Noi abbiamo iniziato a partecipare ai tornei internazionali, grazie ad Antonino Grimaudo e al capitano dei Gladiators IT , Francesco Bisicchia, i quali si innamorarono del nostro modo di affrontare i tornei, con spensieratezza e umiltà, qualità che negli ultimi periodi abbiamo un po’ tralasciato, ma che stiamo cercando di ritrovare, direi il nostro “marchio di fabbrica”. Abbiamo iniziato qualche anno fa con la vecchia ESSL , la quale da quest’anno è diventata ESSC, con la nostra prima partecipazione in quel di Monaco di Baviera, proseguendo poi, lo scorso anno con la presenza alla prima edizione della Barcelona Cup 2022 e continuando, poi, con la stagione ESSL a Monaco di Baviera. Per noi Oaks A1-A14, quest’anno, sarà la terza partecipazione a questa competizione europea,lo sottolineo con orgoglio personale, ma suppongo anche di squadra, proprio per via dello spirito amatoriale del nostro gruppo. A mio modestissimo parere, ci sono squadre che sono, cosiddette “ingiocabili”! A Barcellona sarà
presente il meglio del panorama europeo e non solo (alcune squadre sono ricche di giocatori americani o
latini ma con passaporto europeo). Noi, parlo come movimento italiano, abbiamo solo una squadra che può
competere a quei livelli, ed è i Gldiators.IT. Noi “piccoli”, intendo ovviamente Oaks A1-A14 e Amatoriale
Abruzzo. possiamo fare solamente il possibile per giocare al meglio e vendere cara la pelle…poi sarà sempre il campo a parlare. Senza dimenticare le nostre Power Woman dell’Amatoriale Abruzzo e delle Gladiators Woman, impegnate nei rispettivi gironi. Da qui, potrebbero venir fuori risultati importanti. Aspettiamoci belle sorprese”.

In chiusura una battuta sul livello di questa disciplina in Italia e in Europa.

“Dire che siamo ai livelli degli altri paesi, sarebbe solo campanilismo che fa male al movimento, dire che, in
Italia, abbiamo solamente una squadra che può competere a quei livelli, è più realistico. Dobbiamo sicuramente
modificare la nostra visione nei confronti delle nuove discipline: slow pitch, fast pitch, baseball, non le
possiamo definire, come erroneamente è stato fatto in passato, derivati di baseball e softball ma dobbiamo
cambiare la visione d’insieme e definirle nuova discipline nascenti. Occorre far crescere atleti con le basi già
delineate e non ex atleti di baseball e softball che si buttano letteralmente su questi sport. Anche per una
visione d’insieme che a volte, può risultare deleteria nei confronti del movimento amatoriale, soprattutto
slow pitch, il quale viene visto, da chi non sa di cosa parla, di “uno sport per bere la birra”! Come si dice a Nettuno, occorre, “ rubare coll’occhi” da altri paesi. O per lo meno è sempre stato un nostro piccolo obiettivo di squadra, per poter far crescere il nostro livello….e diciamo che ,anche se poco , ha funzionato. Abbiamo paesi “improbabili”, in Europa, che gestiscono al meglio, queste attività: Slovenia, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda (anche campione europeo), Inghilterra (sempre campione europeo), Austria, Belgio e da poco pure la Spagna, le quali hanno lavorato, come dicevo precedentemente, sulla base, vale a dire con i ragazzi e non obbligatoriamente provenienti da baseball e
softball. Non metto l’Olanda, in quanto loro sono veramente un caso a parte. Non tutti sono olandesi e
quindi non tutti di scuola olandese e le Antille ne fanno da padrone. Detto questo, per poter migliorare il
nostro livello di gioco, a parer mio, occorre rivedere un po’ la programmazione stagionale, più giochi più
impari più migliori, per questo è necessario e indispensabile allargare il movimento amatoriale a tutto il
centro e il sud Italia: è un obiettivo che ci siamo prefissati e sono convinto che lo porteremo a termine…..
e comunque rinfrescare e rinverdire le forze è molto, molto meglio…non siamo “eterni”!