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Champions Cup 2021: Fortitudo Bologna a caccia del bis

10 Lug , 2021  

di Ignazio Gori

Ostrava è una bella città situata nella regione della Moravia-Slesia, nella zona est della Repubblica Ceca. Con i suoi trecentomila abitanti è la terza conurbazione del paese, dopo Praga e Brno, ma soprattutto è una piccola “capitale” del baseball ceco, fulcro di un movimento in decisa crescita e le ultime uscite della nazionale con l’ottimo gioco espresso lo ribadiscono.

L’assegnazione dunque da parte della CEB dell’edizione 2021 della European Champions Cup, la massima competizione di baseball continentale per club, è l’ennesima conferma a quanto di buono stiano facendo gli amici cechi. 

La squadra locale, gli Arrows – le “Frecce” (magari qualche autoctono ci aiuti a capire l’origine del nickname, visto che i pellerossa da quelle parti scarseggiano), fondati nel 1973 (sito di riferimento www.arrows.cz), attivi anche nel softball, con ben ventidue vittorie sono la squadra più titolata del paese, compresi i titoli della Extraliga (denominazione dal 1993) conquistati nel 2018 e 2019, per cedere lo scorso anno al Draci Brno, anch’esso con ventidue titoli nazionali in bacheca. Sarà dunque proprio il diamante degli Arrows, l’ “Ostrava Park” (foto sotto), insieme al diamante immerso nel verde “BK Klasik” di Frýdek-Místek, a ospitare questa edizione della “Coppa dei Campioni” del baseball, che dopo il break dovuto alla pandemia del Covid19 dello scorso anno, è giunta all’edizione numero 57. 

(tratta da: www.flickr.com)

Istituita nel 1963, se escludiamo la Picadero Barcellona, vincitrice proprio dell’edizione inaugurale e ripetutasi nel 1968 e i Piratas de Madrid campioni nel 1964 e 1967, il dominio italo-olandese è stato totale, se consideriamo astrusamente “italiano” anche il San Marino, tre volte campione. 

E anche in questa edizione ospitata dalla città che stregò Paganini non sembra che l’egemonia arancio-azzurra possa arrestarsi. A scanso di miracoli.  

Ma vediamo nel dettaglio i due gironi da 4, che con una formula all’italiana qualificano le prime due alle semifinali.

Nel Girone A i campioni uscenti della Fortitudo Bologna guidati da Daniele Frignani sembrano ricandidarsi al titolo continentale, essendosi ulteriormente rinforzati con l’arrivo del forte battitore italo-venezuelano Renzo Martini e col gradito ritorno dell’esterno olandese Ericson Leonora e di Osman Marval, già da cinque stagioni a Bologna, interrotte l’anno scorso, quando il potente catcher/primabase venezuelano non è potuto rientrare in Italia per riunirsi con i compagni a causa della chiusura delle frontiere. Staremo a vedere se il lanciatore venezuelano Raul Rivero, dopo la grande prestazione del 2019 al “Gianni Falchi” (8.2 inning lanciati, 14 K per l’8-0 finale) possa fare ancora la differenza dal monte. 

Sulla strada della Fortitudo ci sarà il Neptunus Curaçao di Rotterdam, guidato dal manager e amico del Bar del Baseball, Ronald Jaarsma, campione d’Europa nel 2015, 2017 e 2018 e ancora arrabbiato per la mancata finale del 2019, battuto proprio da una tenacissima Fortitudo. (https://www.ilbardelbaseball.com/dopo-due-anni-il-neptunus-cade-in-champions-botta-e-risposta-con-ronald-jaarsma-manager-del-neptunus-rotterdam/). 

La squadra di Jaarsma, al momento saldamente al comando della Hoofdklasse, ha un roster di tutto rispetto, a partire dai lanciatori Diegomar Markwell, Orlando Yntema e Kevin Kelly, con tanta esperienza internazionale ai ricevitori Dashenko Ricardo e Gianison Boekhoudt, agli interni Dudley Leonora, Dwayne Kemp e John Polonius, agli esterni Shaldimar Daantji, Quentin de Cuba e Willie “Coco” Johnson. Insomma, la Fortitudo deve stare molto attenta, non può sbagliare nulla contro questa squadra che a scanso di stravolgimenti ritroverà in finale.

Le altre due squadre del Girone A si difenderanno nelle loro possibilità lottando per il terzo posto, i campioni di Germania dell’Heidenheim Heideköpfee e i francesi dei Rouen Huskies che da molti anni dominano il loro campionato. 

Passiamo al Girone B, quello del Parma Baseball, che detiene con orgoglio il record di edizioni vinte, ben 13 per la squadra capitana da Gianguido Poma che però non vince dal lontano 1999 quando sconfisse in finale il Nettuno. Il catcher Alberto Mineo e gli altri giocatori ducali dovranno mettercela tutta per arrivare primi e avere l’incrocio più facile in semifinale. Riflettori puntati sul monte di lancio dove molto dipenderà dalle prestazioni di Yomel Rivera, Vicente Campos, Mattia Adelgheri. Vedremo cosa combineranno in attacco i soliti veterani Sebastiano Poma, Stefano Desimoni, Alex Sambucci, Leo Rodriguez e il cubano Noel Gonzalez. 

A osteggiare il Parma ci saranno i campioni d’Olanda e vicecampioni d’Europa degli Amsterdam Pirates. Il manager Charles Urbanus potrà contare sull’immortale lanciatore Rob Codermans, sugli esterni Gilmer Lampe e Kalian Sams e su un gruppo molto compatto e affiatato, che non vanta super fuoriclasse ma che esprime un gioco cinico ed efficiente.   

Attenzione poi all’orgoglio dei padroni di casa degli Ostrava Arrows del manager Boris Bokaj, capaci anche di fare uno sgambetto sgradito, che potranno contare sul calore del tifo, sempre che l’ottima birra locale (se andate da quelle parti, anche per sbaglio, vi consiglio di andare al Pivovarský dům, me lo saprete ridire) tenga lucida la mente dei simpatici tifosi delle “Frecce”, tendenzialmente più interessati alle pinte che ai fuoricampo.

Ironia a parte, mi permetto di fare un ulteriore complimento a tutto il movimento del baseball ceco, visto che a differenza di altre nazioni europee, il loro impegno si riversa interamente sui giovani locali, magari pagando a breve termine nelle competizioni internazionali, ma sicuramente una strategia fruttifera, la più genuina che un movimento sportivo possa seguire. A lungo termine l’impegno impresso ai propri giovani talenti paga sempre, in un modo o in un altro. La stessa cosa che sta cercando di fare la Germania da diversi anni, tedeschi rappresentati, oltre che dai succitati Heidenheim, anche dai Bonn Capitals (due squadre tedesche sono troppe, avrei preferito una spagnola) che nel Girone B non potranno fare molto.   

Si parte dunque il 13 luglio, alle ore 17 locali, sul diamante “BK Klasik” di Frýdek-Místek, con la sfida tra l’Heidenheim e la Fortitudo e alle 19:30 all’ “Arrows Park” della vicina Ostrava, con la gara tra i locali e gli Amsterdam Pirates. Occhio alla finale, che si giocherà il 17, a Ostrava, alle ore 19:30. E chi può dire che non sarà una finale tutta “azzurra”?

Il grande Nettuno degli anni ’60 e ’70, la Milano di Gigi Cameroni, il Parma di Sal Varriale, i romantici Mannheim Tornados, gli Haarlem Nicols, lo Sparta Rotterdam, le altre piccole capitali del baseball decadute, sparite o risorte … e tutte le altre leggende della European Baseball Champions Cup ci terranno compagnia in questo torrido luglio, facendoci magari sognare una Superlega Europea, giocata dai migliori club. Se nel calcio infatti l’idea di una Superlega è stata un “fake, nel nostro sport è più che mai un passo obbligato e giusto.

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Questo articolo è dedicato alla cara memoria di Loek Loevendie (1932-2021). Chiamato “Mr. Pirates” o “Zio Loek”, Loevendie è stato il fondatore degli Amsterdam Pirates, nati il 17 Febbraio 1959. Ha dedicato tutta la sua vita a questo club facendosi voler bene da tutti. Sin dalla nascita del club, ha ricoperto i ruoli di trainer e coach delle giovanili, formando tanti campioni, tra i quali Didi Gregorius, interbase ora in forza ai Phillies di Philadelphia. Nel 2014 è stato indotto nella “Dutch Baseball Hall of Fame” mentre nel 2016 gli è stata conferita la medaglia al valore sportivo dall’ “Amsterdam Sports Council”. Loevendie se n’è andato lo scorso 6 Febbraio, aveva 88 anni, vissuti da vero “pirata”. Una leggenda. Il baseball ha bisogno ancora di questi sognatori.    

(Tratta da www.hollandtimes.nl)

  


(Immagine di copertina: logo Champions Cup 2021)

(Immagini del testo: Foto panoramica del “Ostrava Park”, campo di gioco della squadra degli Arrows; Primo piano di Loek Loevendie fondatore degli Amsterdam Pirates)

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