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Imperiali: “Era arrivato il momento giusto per smettere. Un grande onore aver giocato per il Nettuno”

8 Lug , 2020  

di Emanuele Tinari

Uno dei talenti più puri del vivaio nettunese degli ultimi 20 anni lascia il baseball giocato. Stiamo parlando di Renato Imperiali, vero utility del campo interno che ha comunicato proprio pochi giorni fa l’intenzione di ritirarsi.

“Era arrivato il momento giusto. La decisione l’avevo già presa l’anno scorso, poi con anche gli ultimi problemi a Nettuno la decisione è questa. Mi hanno condizionato anche i problemi con il lavoro che non mi permettevano di essere presente in trasferta e giocare solo le gare interne era come non disputare a pieno il campionato”.

Anche Renato è tornato a parlare delle vicissitudini nettunesi che per la prima volta vedono la “Città del Baseball” non partecipare al massimo campionato nazionale.

“Sono una persona realista e l’unica società che può fare attualmente la serie A1 è il Nettuno 1945. Quello che non mi spiego sono i continui litigi, le solite ripicche che non fanno il bene dei giocatori e dalla nostra città. Invece di pensare ognuno al proprio orticello pensiamo per una volta al bene comune”.

Con Renato facciamo un salto nel passato, da quel magico 2008 anno del suo esordio in massima serie.

“Non mi aspettavo davvero un inizio così esplosivo e per questo devo ringraziare Ruggero Bagialemani che mi ha lanciato e la società che mi ha voluto in un roster forte. Rookie dell’anno e guanto d’oro come seconda base non erano previsti, fu un anno particolare arrivammo vicini a vincere lo scudetto perso a gara 7 ma conquistammo l’European Cup, purtroppo non giocai gara 7 e la coppa per uno strappo subito proprio contro il San Marino nella serie finale. Nel 2009 invece ci fu un’altra vittoria in European Cup, questa volta ancora più sentita in una finale strepitosa contro il Bologna vinta per 1-0 con una prestazione mostruosa di Farsnworth. Eravamo un gruppo formato da quasi tutti italiani, in quella finale di stranieri oltre al nostro lanciatore c’erano solo Alexander e Camilo”.

Sembrava poter essere l’inizio di una serie di successi per il Nettuno, ma dopo quell’affermazione arrivò solamente a vittoria della Coppa Italia 2011.

“In quegli anni andammo spesso molto vicini al titolo, ma ci è mancata un po’ di cattiveria in più per spuntarla, perchè i risultati c’erano ma non quelli sognati. Basta guardare anche il 2013 quando con soli italiani facemmo un girone di andata strepitoso finendo primi in classifica ma uscendo poi in semifinale”.

Nel 2014 l’inizio della fine del baseball nettunese che portò tutti i talenti in giro per l’Italia con Renato che approdò a Parma.

“Quell’anno ha cambiato anche il mio modo di vedere il baseball, ho visto come le squadre del nord siano più organizzate di noi ed abbiano un’altro tipo di mentalità, sicuramente migliore della nostra. Ho visto come lavorano con i settori giovanili, come c’è collaborazione con le altre società del territorio, come tutti gli sforzi vengano fatto per rafforzare la prima squadra, cosa che qui ormai manca da 5-6 anni”.

Imperiali ci ha raccontato anche le gare che vorrebbe giocare, quella che gli ha dato più emozioni e i migliori giocatori visti tra compagni e avversari.

“Sicuramente vorrei ripetere le due gare 7 del 2008 e 2011 e la finale di Coppa Campioni in casa nel 2012 contro Bologna. Per il nostro gruppo ogni vittoria soprattutto contro le big era festa grande e ci scatenavamo nello spogliatoio, c’era un grande spirito di squadra, ma se devo ripensare a un momento dico il walk-off al nono sempre nella Coppa del 2012, in casa, contro Amsterdam battuta per 1-0. Quando rivedo il video di quella battuta, con 5000 persone sugli spalti, ho ancora i brividi.  Per i giocatori, devo ringraziare Igor Schiavetti e Frank Menechino per i consigli che mi hanno dato, sono stati davvero importanti, per quanto riguarda la forza in campo a Nettuno come lanciatori dico Wilson e Farnsworth, mentre nel box assolutamente Peppe Mazzanti, il mio capitano, e come stranieri Menichino e Camilo. Da avversari come lanciatori non sono tantissimi ad avermi messo in difficoltà perchè io sono sempre stato un battitore di palla dritta ma come straniero sicuramente Matos è stato il migliore, mentre italiani Betto e De Santis. Nel box Liverziani era un fenomeno, e anche mio fratello Francesco nei momenti decisivi è sempre stato fenomenale, mentre di straniero ti dico Marval”

Inizierà la prima stagione dal 2008 senza Imperiali in A1, un campionato a sei squadre con 7 inning a gara che non trova particolare gradimento.

“I sette inning a partita non mi piacciono assolutamente, come la formula. Se ci sono 6 squadre in A1 e il triplo in A2 vuol dire ch qualcosa non funziona e non è la strada giusta. Sarebbe stato importante lavorare sulle franchigie oppure visto la situazione fare dei gironi tra squadre della stessa zona e poi una fase finale nazionale. Per il futuro si deve pensare ad una A1 allargata, almeno a 12 squadre, anche a 18-20 sempre con la divisione in gironi. Quest’anno con le squadre formate praticamente solo da italiani e quasi, una squadra nettunese con i migliori avrebbe potuto tranquillamente essere in lizza per vincere lo scudetto. Lotteranno per il titolo sempre le solite tre. Mi parlano molto bene del San Marino, ma secondo me la favorita è Parma perchè ha un gruppo di italiani davvero forti, con esperienza che gioca insieme ormai da anni. Proprio gli italiani e il calo del livello del nostro baseball è un problema serio. Purtroppo non si dà il giusto spazio ai nostri ragazzi. Ci sono stati sempre più oriundi che ormai con gli anni sono diventati italiani e levano spazio a chi esce dalle giovanili, bisogna tornare al passato, al massimo ci devono essere tre stranieri in campo”.

In chiusura Renato vuole fare il suo personale saluto.

“Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti gli italiani che stanno iniziando in questi giorni la stagione regolare e ci tengo a salutare tutto il pubblico nettunese e dire che per me è stato davvero un grande onore giocare per il grande Nettuno Baseball”.

Grazie Renato, è stato un piacere ed un onore anche per noi!