News

Massimo Fochi: “Formula minestrone di scelte sbagliate. Parma? Saremo competitivi”

12 Mar , 2024  

di Emanuele Tinari

Manca sempre meno all’inizio della stagione 2024 della massima serie del baseball italiano. Dopo aver sentito Mauro Mazzotti, ora è la volta di Massimo Fochi, general manager del Parma, a caccia di uno scudetto che manca ormai dal 2010.

  • Come vedi questo campionato a due velocità?

Si tratta di un minestrone figlio di scelte sbagliate negli anni passato, oggi rappresenta un compromesso, forse l’unico possibile se non si ha la forza di dire che il campionato a 32 squadre è stato un suicidio. Se poteva avere una motivazione condivisibile nell’anno del covid, proseguirlo è stato un non senso.

  • Cosa pensi della differenza di visti tra poule scudetto e chi può arrivare a giocarsi il tricolore?

Partendo dal presupposto che i visti sono contingentati per la Federazione, anche questo è l’unico compromesso possibile in un campionato a 32 squadre, sicuramente i club che non sono inseriti nel girone A, incontreranno maggiori difficoltà. Credo che ci siano diverse squadre che lotteranno fino alla fine per questo traguardo e sicuramente sarà una fase interessante.

  • Come cambierà il Parma 2024?

Il Parma come ho detto a più riprese non cambierà, proseguirà con quei valori che ha sempre professato sin dall’inizio dell’ingresso del Presidente Meli. Tutti i giocatori sia quelli che già facevano parte del nostro club che quelli nuovi, hanno condiviso il nostro pensiero, tecnicamente cercheremo di essere sempre competitivi e le scelte fatte sono la conseguenza di quanto espresso in precedenza.

  • Come l’anno scorso nella prima fase vedremo un tipo di squadra inizialmente con dei rinforzi strada facendo? 

Sicuramente si, le regole lo permettono e di conseguenza mi aspetto che diverse squadre possano aggiustare il tiro strada facendo, ognuno poi porterà avanti la propria filosofia.

  • Sarà sempre lotta a tre per lo scudetto o pensi che qualcun altro possa inserirsi?

Assolutamente no, molte squadre sono già parecchio attive e si stanno rinforzando, personalmente
auspicherei un campionato con diverse compagini che possano lottare per il titolo, renderebbe tutto più
interessante per tutti.

  • Il 2023 a livello nazionale è stato il punto di non ritorno: cosa pensi bisogna cambiare per tornare competitivi?

La situazione è sotto gli occhi di tutti, il risultato di scelte sbagliate fatte in passato di cui oggi si pagano le conseguenze; distruggere è un attimo, ricostruire è molto più complicato. A mio avviso, all’interno del movimento abbiamo risorse e capacità per poter risalire la china ma si dovrebbero coinvolgere maggiormente coloro che con le loro conoscenze, la loro capacità e la loro esperienza, potrebbero fattivamente contribuire ad una reale risalita.
Insomma, ci vorranno anni di duro lavoro e qualificato, supportato da una vera visione politica che sia in grado di individuare obiettivi chiari, percorsi delineati che possono si mutare durante il cammino ma che devono portare ugualmente all’obiettivo.