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Nicola Garbella: “Formula senz’altro da rivedere. Per la finale lotta a due con il Nettuno, città dove ho lasciato ricordi stupendi”.

8 Lug , 2021  

di Emanuele Tinari

Ormai una certa esperienza del nostro campionato se l’è fatta nel corso del campionato, sia nel ruolo originario di esterno, che in quello di lanciatore con ottimi risultati nelle ultime stagioni. Stiamo parlando di Nicola Garbella, punto di forza del San Marino di Doriano Bindi, non molto favorevole alla formula della stagione.

“Da un punto di vista generale c’è qualcosa senz’altro da rivedere, anche se da un punto di vista personale ho trovato delle cose positive. C’è troppa differenza tra le squadre della vecchia serie A e le altre. Sappiamo che ci sono quattro formazioni che possono competere per il titolo; i loro budgets sono più alti e riescono a fare una squadra con una discreta quantità di giocatori stranieri forti, insieme ai giocatori italiani più forti. Quando costruisci una squadra così, e la metti in un girone con tre squadre che non hanno le stesse risorse, purtroppo vedi delle partite completamente sbilanciate che finiscono quasi sempre in manifesta, tipo 15 o 20 a 0 dopo sette inning. Non credo che le squadre meno forti possano migliorare quando affrontano qualcuno come Carlos Quevedo, Fernando Baez, e Dimitri Kourtis. Lo dico perché abbiamo fatto due no hit, e anche due partite con una o due valide contro e con 15 strikeout su 21 battitori. Un’altra cosa che mi stupisce è che San Marino non giocherà contro o Parma o Bologna quest’anno. Com’é possibile che non si possa giocare contro o Bologna o Parma?! Io e tanti altri, vogliamo giocare delle partite competitive contro una squadra al nostro pari e in questo format, non succederà. Se dovessi scegliere, vorrei fare un campionato dove le più forti s’incontrano dieci volte a stagione almeno. Come ho detto prima, mi sono piaciute alcune cose; per esempio sono andato a giocare in nuovi posti dove ho incontrato tanti altri giocatori che amano il baseball”

Seconda fase iniziata con l’ennesima doppietta ma con due gare tutt’altro che scontate.

“Abbiamo cominciato la seconda fase con il Godo e loro sono una buona squadra. Si vede che sono migliorati dall’anno scorso ed è stato bello giocare finalmente una partita tirata. Noi abbiamo avuto un paio di infortuni la settimana scorsa, ma abbiamo reagito bene e alla fine abbiamo vinto. Questo fa vedere che stiamo bene anche quando non tutto è perfetto, come un infortunio, ma riusciamo comunque a continuare a giocare ad un alto livello. Da ciò che vedo nelle statistiche e da cosa sento, Macerata è una buona squadra. Mi aspetto una formazione che non ha niente da perdere e che ci attaccherà . Noi saremo pronti e mi auguro una partita molto divertente!”.

La lotta per l’accesso alle finali scudetto sarà certamente contro il Nettuno.

“Sicuramente sarà una lotta con il Nettuno per il primo posto. Il Nettuno ha sempre una squadra di alta qualità e ho visto che hanno preso dei buoni giocatori dall’America. Anche noi abbiamo preso un lanciatore straniero in più che tira bene, e anche un battitore mancino che ha potenza. O Nettuno o San Marino andranno in finale quest’anno e non vedo l’ora della battaglia.Namoooo(testuali parole di Nicola ndr)!!”.

Un’esperienza quella nettunese che è rimasta dentro al cuore del ragazzo.

“La mia esperienza nella città del baseball è stata meravigliosa e nello stesso tempo anche un po’ triste se devo dire la verità. Io ho giocato in sette squadre diverse (Aosta, Torino, Grosseto, Parma, Rimini, Nettuno e San Marino) e ti posso dire che l’energia che hanno i tifosi nettunesi è incredibile, non c’è in nessun’altra città italiana. Si sente veramente che i nettunesi apprezzano la squadra e c sono lì con noi mentre giochiamo e questo ti da un grande vantaggio. Come giocatore non ho mai sentito questo calore dai tifosi, neanche quando ho giocato in America. Un’altra cosa che mi è piaciuta è stata la possibilità di giocare con mio fratello. Per la prima volta  abbiamo giocato insieme e facendolo in Nettuno dove tutti ci hanno accolto benissimo, è stato davvero bello. La cosa un po’ triste è che c’è stato una piccolo problema a metà stagione dove metà della squadra non è scesa in campo e io ho dovuto lanciare proprio contro il Bologna. Eravamo soltanto in 9 giocatori (compresi gli allenatori) ma abbiamo salvato la stagione e non dimenticherò mai quella partita, specialmente quell’energia, e gli applausi dei tifosi mentre lanciavo. Loro hanno sofferto con noi ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Giocare per Nettuno è stata una fantastica emozione e non è detto che non succederà ancora”.

Entrando nello specifico della stagione di Nicola, i numeri sono molto buoni anche se l’italo-americano non è contento al 100%.

“Se guardo la mia stagione finora, le statistiche dicono che sto facendo bene ma io non sono molto contento di come sto giocando, vorrei essere più dominante. Posso fare meglio e sono fiducioso di trovare quella cosa in più. Mi sto allenando bene e sarò pronto per quando conta. Sono a mio agio nel doppio ruolo, ho sempre saputo che lo potevo fare ad un buon livello e finalmente riesco a dimostrarlo a tutti. Purtroppo i coach non mi fanno battere tantissimo perché hanno paura che io mi faccia male, ma sono pronto per quando ce ne sarà bisogno. Non riesco a scegliere quale ruolo mi piace di più, e allora li faccio tutte e due”.

In chiusura un occhio agli obiettivi visto che si sta entrando nel momento clou della stagione.

“Il mio obiettivo quest’anno è di vincere lo scudetto ed essere convocato con la nazionale per l’Europeo a settembre. Non posso controllare se mi sceglieranno o no, quindi nel frattempo io lavoro per essere la miglior versione di me stesso e se gli allenatori pensano che posso aiutare la squadra sul monte e con la mazza, sarò pronto per dare il massimo. Spero che sia convocato anche mio fratello Giovanni perché sta giocando molto bene in battuta e sta incominciando a lanciare con ottimi risultati. C’è stato un raduno molto tranquillo, eravamo soltanto in 15, ho parlato anche con lo staff tecnico e mi sembra che ci sia una buona base per costruire una squadra vincente. Il 13 luglio andiamo a Grosseto per un amichevole impegnativa, vedremo lì lo stato di forma generale. Voglio chiudere facendo un caro saluto a tutti gli appassionati di baseball e un grazie al Bar del Baseball per il vostro impegno nel promuovere il nostro sport”.