regole certe... ma anche no

Altro

Regole certe … ma anche no!

23 Giu , 2023  

Regole certe per tutti: era questa la promessa del neo presidente della federazione italiana di baseball e softball. Era il 2016. Poi una nuova elezione per un ulteriore mandato.

Con l’azione colpevole di una maggioranza di presidenti di società, è proseguita la distruzione dello sport che amiamo tanto. Una “malattia” che ha minato non solo lo sviluppo futuro di baseball e softball, ma la fiducia dei tifosi e, perfino, di molti giocatori che non hanno più visto ragioni nei loro sforzi e nei loro sacrifici.

Potrebbe andare peggio?

“Potrebbe piovere”. La risposta automatica viene da una citazione cinematografica, ma è proprio così. La pioggia è rappresentata da questa federazione, che continua imperterrita a inanellare un errore dietro l’altro. Nei tempi, nei modi, nelle idee … .

L’ultima “genialata” riguarda il settore giovanile.

Parlo di quello che sta succedendo in Toscana, la mia regione, non so cosa succeda nelle altre.

Si parte con regole che prevedono il passaggio alla fase finale delle due prime classificate di ogni campionato regionale.

Va bene: si lavora sodo per arrivare ad essere in testa alla classifica a fine campionato.

Ma no, non è così che deve andare. Quasi alla fine della regular season, quando mancano una o due partite per chiudere la serie, ecco che la federazione pensa bene di comunicare una variazione importante.

All’inizio delle fasi di playoff…” questo è l’esordio della comunicazione federale. E continua …” è stata comunicata la decisione di far accedere alle finali nazionali un maggior numero di squadre…”

E perché, presidente?

Così, ad esempio, in Toscana, abbiamo questa prospettiva:

  • Under 12 – 3 squadre qualificate
  • Under 15 – 4 squadre qualificate
  • Under 18 – 2 squadre qualificate

Un “maggior numero di squadre”? Perché questa decisione arriva alle porte dei playoff?

Lei, presidente, pensa mai ai messaggi che manda con le sue decisioni? In questo caso i ragazzi e i loro allenatori penseranno “ma chi ce lo fa fare di svenarci con allenamenti e partite dove cerchiamo di dare il meglio che possiamo?”.

Hanno ragione: lei ha distrutto il principio del merito. Ha dato un calcio allo spirito fondante dello sport e dell’educazione.

Se una squadra si è meritata uno di quei due primi posti in classifica, deve averli!

Non è ragionevole, non è concepibile che le regole siano cambiate alla fine di un intero campionato e prima dei playoff.

regole certe ... ma anche no

(Fonte immagine: Consulenza educativa)

Lei ha sempre dimostrato poco rispetto per gli sforzi di atleti e allenatori. Ricorda la frase assai infelice che ebbe a pronunciare nel 2019?  “Non qualificarci per le Olimpiadi non sarebbe certamente una tragedia.

Avrebbe dovuto concludere i campionati giovanili con le regole poste in partenza e poi, se voleva proprio cambiare qualcosa, annunciare le variazioni a far data dall’inizio del prossimo campionato.

Ma no! Lei manipola le regola a suo piacimento, ignorando che stravolge una storia già iniziata.

In ultimo le ricordo ancora le sue parole, pronunciate in occasione della prima campagna elettorale e sulle quali, ahimè, ha steso presto tutta la sua dimenticanza:

 (…) Noi ogni volta che concludiamo un campionato non sappiamo mai come ricomincerà il prossimo. Cambiano le regole e una squadra si deve ritirare, una squadra viene ammessa un quarto d’ora prima di iniziare un campionato e l’IBL un anno a 7, un anno 8, un anno a 10, un anno a 5. Queste sono le cose che fanno male al movimento (…) 

E ancora, in un’intervista del 9 marzo 2016:

Dobbiamo però cercare di rendere definito il “prodotto” riuscendo a stabilire regole certe che valgano per più anni in modo da poter dare garanzie di progettazione serie a tutte le società.”

E per fortuna che le ha pronunciate proprio lei!!!

_________________________________________________________________________________________________________________

(Autore: Cristina Pivirotto)

, , , ,