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TOTONI SANNA: LA GRANDE ESPERIENZA DELLA SOFTBALL U12 WORLD CUP

14 Dic , 2022  

di Serenella Mele

Appena rientrato in Italia dopo il suo impegno sportivo nell’isola di Taiwan, Totoni Sanna ha aggiunto un altro risultato importante al suo prestigioso  palmares di dirigente internazionale: “Sono stato designato dalla WBSC in qualità di Technical Commissioner alla seconda edizione della SOFTBALL UNDER 12 WORLD CUP. Manifestazione molto originale in quanto le nazioni partecipanti hanno l’obbligo di mandare in campo squadre composte al 50 per cento da ragazze e ragazzi. Svolgo questo ruolo da circa 4 anni. La cosa fantastica è che, da ogni manifestazione, Olimpiadi o mondiali giovanili che siano, riporti a casa sempre nuove esperienze. In questo caso vedere le espressioni del viso di queste giovani promesse durante il torneo è stato straordinario”.

Un evento del quale in Italia si è parlato poco -per non dire niente – ma che per il dirigente sardo meritava decisamente l’attenzione del pianeta baseball/softball italiano.

Non nuovo ad appuntamenti di grande levatura sportiva internazionale, dopo aver fatto parte della prestigiosa Commissione Tecnica ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021, Totoni Sanna è stato anche Consigliere Federale FIBS dal 2004 al 2016 e Vice Presidente Nazionale FIBS. Dal 2005 al 2009 Vice Presidente Europeo ESF.

Nominato dalla FIBS Capo Delegazione Italia Softball ai Mondiali del 2006 a Pechino, Capo Delegazione Italia Softball alle Universiadi in Thailandia nel 2007.

Dal 2009 al 2013 Primo Vice Presidente ESF e Presidente Commissione Tornei.

Nel 2012 nominato dalla FIBS Capo Delegazione Italia Softball ai Mondiali di White Horse (Canada); nel 2014 nominato dalla FIBS Capo Delegazione per i Mondiali Softball in Olanda; nel 2016 nominato dalla FIBS Capo Delegazione Italia Softball per i Mondiali di Vancouver (Canada).

Nel 2018 nominato dalla WBSC Membro Commissione Tecnica Mondiale Softball Tokyo (Giappone), e Membro Commissione Mondiale Tornei Softball; nel 2019 sempre la WBSC lo ha nominato Membro Commissione Tecnica Mondiale di Praga (Rep. Ceca); nel 2019 Membro Commissione Tecnica Mondiale Softball U12 per Taiwan; nel 2020 Membro Commissione Tecnica Mondiale Softball U18 maschile in Nuova Zelanda.

Se il CONI ha assegnato al dirigente internazionale nativo di Nuoro, la Medaglia d’argento CONI al merito sportivo, è discutibile: i meriti acquisiti vanno premiati come si conviene.

Che livello hai trovato nei partecipanti alla World Cup di Taiwan?

“Una forbice importante tra nazioni esperte e con più partite giocate e nazioni che si affacciavano per la prima volta alla ribalta mondiale. Ma tutte le squadre sono cresciute tantissimo partita dopo partita.
Le finali, sia quella per il terzo e quarto posto che la finalissima sono terminate al tie break, con tante belle giocate delle squadre interessate.
Peccato per l’assenza di tante nazionali, la loro presenza avrebbe sicuramente dato un’ulteriore maggiore qualità al gioco. Tra i team presenti, è stata evidente la crescita della Repubblica Ceca, la quale a mio parere attua la migliore politica di sviluppo in Europa. Loro ci sono sempre dove si gioca ad alti livelli, questa credo  sia una delle chiavi per far crescere le giovani promesse.
La squadra di casa ha evidenziato ottimi fondamentali e buone attitudini fisiche , ma voglio dire che in generale, per le squadre presenti, è stato molto soddisfacente.
La WBSC ha definito un format organizzativo per tutte le competizioni mondiali. Pertanto anche in questo caso, tutte le partite sono state trasmesse in diretta, ed il Comitato Organizzatore locale si è distinto per un’organizzazione impeccabile”.

L’Italia ha sempre molto da imparare da questi eventi?

L’Italia purtroppo non era presente a questa manifestazione… ed e’ stato un peccato, perché le atlete che noi vorremo vedere in futuro ai giochi olimpici hanno bisogno di questo tipo di confronti per poter crescere. Non si può dire se si sta sbagliando o meno. A mio parere non si sta lavorando sufficientemente per allargare la base dalla quale poi raccogliere le migliori espressioni sportive della nazione. Basta guardare i numeri e le continue convocazioni che interessano giocatrici sempre degli stessi club.
Ma non è colpa dei club, loro fanno il loro dovere, tra mille difficoltà. Il problema nasce nel momento in cui la Federazione deve supportare maggiormente i comitati regionali per aumentare i numeri degli atleti praticanti: non lo fa quanto sarebbe necessario e nelle modalità più efficaci. Oltre a far crescere il numero dei praticanti, si devono aumentare le possibilità di gioco anche di alto livello. Magari istituire delle scuole di formazione regionali per lanciatori e ricevitori. Scuole di formazione regionali che a livello nazionale possano diventare una vera Accademia di lancio”.

 I tuoi prossimi impegni sportivi?

Lavorare con la WBSC ti consente di crescere e contribuire alla crescita dei tuoi colleghi e del movimento. Noi italiani siamo sempre ben considerati a livello mondiale per la passione e la professionalità che mettiamo a disposizione. Non so ancora quali saranno i miei impegni sportivi a livello mondiale, ma certo bisognerà lavorare e tanto soprattutto a livello locale e nazionale.
Stiamo vivendo tante esperienze negative in questi anni, ma continuo a pensare che lo sport, il nostro sport con le tante discipline che possiamo mettere in campo, possa far vivere meglio la nostra vita.
Basta solo allargare gli orizzonti e superare gli steccati che spesso molte persone vedono come barriere insormontabili”.